Covid, Speranza alla Camera: “Numeri terribili, ora serve unità” - QdS

Covid, Speranza alla Camera: “Numeri terribili, ora serve unità”

Pietro Crisafulli

Covid, Speranza alla Camera: “Numeri terribili, ora serve unità”

mercoledì 13 Gennaio 2021

"Stringersi a coorte" chiede il Ministro della Salute. "Epidemia di nuovo in espansione ma basta polemiche, il virus ha i mesi contati, però c'è ancora molta strada da fare e il vaccino non sia terreno di scontro fra fan della scienza e cavernicoli". GUARDA LA DIRETTA

“A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, l’evidenza scientifica e la capacità di ascolto e dialogo, non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi, uomini delle caverne”.

Questa una delle frasi chiave pronunciate dal ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa alla Camera sulle nuove misure anti-covid, nel corso della quale ha lanciato un appello alla responsabilità e all’unità tra Istituzioni, a Roma come in tutte le Regioni italiane.

Numeri terribili

“In tutt’Europa – ha detto – sta montando una forte tempesta, adesso il virus continua a circolare con forza crescente anche se con i vaccini verrà piegato. Nel mondo c’è un morto ogni quattromila abitanti e in Ue un caso confermato ogni ventisette. Sono numeri terribili”.

“I mesi che verranno – ha aggiunto – saranno difficilissimi perché il virus può tornare a colpirci duramente e dovremo contemporaneamente portare avanti la più grande campagna di vaccinazione della nostra storia recente e sarà tutto terribilmente complicato”.

Covid ha giorni contati ma non abbiamo ancora vinto

“Ora sappiamo – ha affermato Speranza – che il covid ha i mesi contati e con i vaccini sconfiggeremo questo virus. La scienza sta illuminando la strada che ci porterà fuori da questa stagione terribile e dobbiamo investire sempre di piu sulla scienza. Però non abbiamo ancora vinto e non dobbiamo sbagliare la lettura di questa fase decisiva. Siamo alle prime battute di una lunga e difficile maratona”.

Vaccini, opzionate 250 milioni di dosi

“Ad oggi abbiamo siglato opzioni per circa 226 milioni di dosi che nelle prossime settimane aumenteranno ulteriormente sino a giungere a 250 milioni esercitando sempre il diritto di opzione previsto dagli accordi europei che ci consente di bloccare per ogni contratto siglato dall’Unione il 13,46% di vaccini”.

“Abbiamo opzionato – ha spiegato – così quasi il doppio delle fiale necessarie per vaccinare tutti gli italiani. Tutto quello che si poteva e si doveva fare per approvvigionarsi del vaccino è stato fatto con attenzione e per tempo”.

Nel primo trimestre 2021 anche vaccino Johnson

Nel primo trimestre 2021 è attesa l’autorizzazione anche del vaccino di Johnson & Johnson e, ha detto Speranza, “I risultati del vaccino italiano ReiThera sono molto incoraggianti: stiamo lavorando parallelamente ad organizzare le forze e l’Italia è pronta a mettere in campo una squadra forte”.

Gli italiani si vaccineranno senza obbligo

“In un clima positivo di dialogo sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo. Per il governo resta comunque fondamentale l’obiettivo dell’immunità di gregge che perseguiamo con ogni energia”.

Forte e leale collaborazione istituzionale

Per questo occorre tener fuori “da vere o presunte tensioni elettorali la salute dei cittadini: una forte e leale collaborazione istituzionale e un Paese intero che si stringe a coorte è certamente la via maestra anche per essere vicini ai nostri medici, infermieri e personale sanitario che da mesi combattono in prima linea”.

L’Unità è la strada maestra

“Non c’è altra strada diversa dall’unita – ha sottolineato Speranza – per affrontare questa emergenza, la piu grande dal dopoguerra. ecco perche mi rivolgo alla maggioranza e all’opposizione: Unità, unità, unità.

Peggioramento dell’indice di rischio nelle Regioni

“A livello nazionale – ha aggiunto – il tasso di occupazione delle terapie intensive torna ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e c’è un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni e province autonome: dodici sono ad alto rischio, otto a rischio moderato di cui due in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso”.

Per Speranza la collaborazione tra Governo, Regioni e Comuni, che “ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde più alte”, è indispensabile e “senza uno sforzo unitario delle istituzioni non si sarebbe arginato questo nemico”.

Vaccini fuori dalla polemica politica

Per questo occorre lasciar fuori dalle polemiche politiche la campagna di vaccinazione, ha sottolineato Speranza, affermando: “lo dico con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione: non macchiamola con polemiche che fanno male a tutti”.

Imperdonabile rallentare nell’ultimo miglio

“Teniamo fuori dalla battaglia politica – ha aggiunto – la salute degli italiani, sarebbe errore imperdonabile rallentare a pochi metri dal traguardo, nell’ultimo miglio”.

Proproga a fine aprile dello Stato d’emergenza

“Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente – ha aggiunto – abbiamo l’obbligo di prendere nuove misure e il governo ritiene inevitabile proroogare al trenta aprile lo Stato d’emergenza”.

Nel nuovo Dpcm, ha riferito il Ministro, è intenzione del Governo confermare il divieto di spostamento anche in zona gialla e vietare l’asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l’ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto.

Riapriranno però i musei nelle regioni in area gialla.

Conferma visite a casa massimo due persone

E’ intenzione del Governo anche confermare nel nuovo dpcm “l’indicazione a poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi come già avvenuto durante le vacanze di Natale”.

Una norma troppo spesso violata e che è alla base della nuova impennata di contagi.

Le previsioni per l’area bianca

Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle “il Gioverno ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i cinquanta casi ogni centomila abitanti e Rt sotto a 1” fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento.

Con l’area bianca, ha tenuto a precisare il ministro, si inizia a indicare un nuovo percorso.

Per vaccini primi in Ue grazie a tutti

“E’ una soddisfazione per tutti – ha poi ha detto il ministro della Salute – vedere che oggi siamo i primi in Ue per somministrazione dei vaccini anti-covid. Siamo ragionevolmente fiduciosi che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, ci aspettiamo che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell’assoluta sicurezza, ecco perché dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario per completare il loro lavoro”.

“Questa campagna vaccinale – ha sottolineato – non è il successo di una parte politica ma è il successo del nostro Paese, ecco perchè non dobbiamo alimentare polemiche autolesioniste, anche per il prestigio della nostra Italia”.

In arrivo quarantacinquemila medici

Una squadra alla quale “si aggiungeranno 40 mila medici ed entreranno anche le farmacie in campo”.

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