Arriva un’altra variante di Covid e questa volta la sequenza è stata scoperta in Italia: è stata isolata da un laboratorio di Reggio Calabria, una nuova variante di Omicron, chiamata Xj ed “equivalente a Xe”.
Validata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), Xj è stata individuata da una struttura dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.
La Xj sarebbe una ricombinazione delle sotto-varianti di Omicron BA.1 e BA.2 e finora era nota solo per un numero limitato di casi registrati alla fine del marzo scorso in Finlandia. I sintomi, dunque, sarebbero quelli delle varianti Omicron.
Attualmente gli 80% dei casi di Covid-19 in Italia sono provocati dalla sotto-variante BA.2 della variante Omicron.
Lo indicano le analisi del Ceinge-Biotecnologie avanzate, basate sui dati delle banche Gisaid e Ncbi Virus, in cui sono depositate le sequenze genetiche.
“Le stime degli ultimi 15 giorni indicano che, in Italia, Omicron rappresenta quasi il 100% delle sequenze pubblicate, con BA.2 attestata a circa l’80%”, osserva Angelo Boccia, che ha elaborato i dati e che lavora nel gruppo di Bioinformatica del centro, coordinato da Giovanni Paolella.
Dopo l’impennata di marzo torna a scendere, seppur lievemente, l’incidenza settimanale di Covid in Italia. Nella prima settimana di aprile sono stati registrati 672 casi ogni 100mila abitanti contro i 719 della settimana tra il 21 e il 28 marzo, un calo pari a 47 casi su 100mila abitanti.
È quanto emerge dall’ultimo Instant Report Covid-19 di Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica.
Per Americo Cicchetti, direttore dell’Altems, “ci prepariamo ad una Pasqua all’insegna di una stabilizzazione della diffusione del contagio.
Tuttavia – sottolinea – la nuova variante che le nostre istituzioni sanitarie stanno monitorando e valutando non deve essere sottovalutata, soprattutto nei momenti in cui festeggeremo con i nostri cari”.
I dati al 4 aprile 2022 mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (1.274.305) sulla popolazione nazionale è del 2,14%. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento del numero ricoverati su positivi settimanali, a livello nazionale pari a 8,40 per mille casi rispetto agli 8,10 della settimana precedente.
I nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva hanno fatto registrare un valore nazionale pari a 0,60 ogni 100mila abitanti rispetto allo 0,50 della settimana prima. Leggero aumento anche della mortalità grezza settimanale, che è stata pari a 1,5 ogni 100mila abitanti rispetto alla settimana precedente, in cui il valore era stato di 1,4 ogni 100mila abitanti.