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Corridoi turisti Covid-free, ecco dove si può volare fuori dall’Europa

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Corridoi turisti Covid-free, ecco dove si può volare fuori dall’Europa

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martedì 28 Settembre 2021

Niente isolamento fiduciario al rientro in Italia da una delle mete extra-Ue previste nei corridoi turistici Covid-free ma c'è l'obbligo di effettuare il tampone

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che istituisce corridoi turistici Covid-free per raggiungere mete extra Ue.

Ecco quali sono gli itinerari extra-Ue approvati dall’ordinanza di Speranza

Si tratta di itinerari istituiti in via sperimentale e con precisi protocolli di sicurezza e sono operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto limitatamente alle aree di Sharm El Sheikh e Marsa Alam.

Cosa serve per volare nei corridoi Covid-free?

Per poter volare nei corridoi Covid-free, sottolinea l’ordinanza, bisogna essere in possesso del Green pass o di certificazioni equivalenti, e presentare, al momento dell’imbarco, la certificazione deve dichiarare di essersi sottoposti nelle 48 ore precedenti a un tampone risultato negativo.

Niente isolamento per mete
Covid-free ma obbligo tamponi

Niente isolamento fiduciario al rientro in Italia da una delle mete extra-Ue previste nei corridoi turistici Covid-free stabiliti dal ministero della Salute, ma c’è l’obbligo di effettuare il test con tampone molecolare o antigenico in partenza dall’Italia e in arrivo sul territorio nazionale.

Inoltre, se la permanenza nel paese estero è superiore a 7 giorni, è necessario un test da effettuarsi nel periodo di soggiorno.

I soggetti sono esentati da isolamento fiduciario presentando all’atto dell’imbarco dal paese estero un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti e facendo un ulteriore test in arrivo all’aeroporto nazionale.

L’ordinanza è valida fino al 31 gennasio 2022 salvo eventuali proroghe. E’ istituto presso il ministero della Slyrte, si sottolinea, un tavolo tecnico di monitoraggio e coordinamento composto da rappresentanti dei ministeri di Salute, Turismo e Affari esteri, da rappresentanti delle aziende turistiche e delle società aeroportuali.

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