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Covid, volley Palermo, Arianna Puccio racconta, “io positiva alla Delta,” vaccinatevi

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Covid, volley Palermo, Arianna Puccio racconta, “io positiva alla Delta,” vaccinatevi

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sabato 14 Agosto 2021

La pallavolista: "Mi pongo e vi pongo soltanto una domanda: cosa mi sarebbe successo se non avessi fatto il vaccino? È stato tremendo, atroce, psicologicamente devastante. Vaccinatevi"

Arianna Puccio, giocatrice della Volley Palermo racconta la sua convivenza con la variante Delta. Ha deciso di raccontarlo sui social, e di metterci la faccia, per testimoniare la validità del vaccino e la pericolosità del covid. Questo il suo racconto, anche il un video pubblicato nel suo porfilo facebook-

“Non avevo prima d’ora contratto il Covid, ma a maggio mi sono comunque sottoposta alla seconda dose del vaccino.

Giovedì pomeriggio mi sono accorta di non sentire più odori e sapori ed ho cercato disperatamente un laboratorio d’analisi aperto. Niente da fare. Mi sono messa in isolamento precauzionale.

“Venerdì mattina faccio tampone rapido e risulta positivo. Variante Delta”

Inizia l’isolamento ufficiale. Venerdì pomeriggio comincio a stare male, male sul serio. Respiro male, mi sento un blocco che inizia dalla bocca della stomaco e finisce in gola, mi metto in piedi soltanto per andare in bagno e questo blocco diventa più pesante, coinvolge anche gli addominali. Arrivo in bagno a fatica e mi lascio andare sul wc.

“Fare i bisogni non è mai stato così difficile”

Torno a letto compiendo in tutto una decina di passi, e mi lascio andare lì, col respiro pesante, affaticata, in cerca d’aria.

Cambio posizione duecento volte, cerco quella che mi permetta di ricevere ossigeno al meglio. Mi rilasso un po’, mi calmo. Ed ecco che comincia il fastidio alla testa. Non è un vero e proprio mal di testa.

“È un senso di pesantezza che ti prende la fronte, il naso, le orecchie, il collo”

Ok, non puoi risolvere il senso di pesantezza con dei farmaci, te lo devi tenere. Ecco che inizia il mal di schiena. Due chiodi perforanti sui lombari, si irradia fino ai glutei e scende sulle gambe. Cambio posizione a letto, ah no, questa posizione mi fa respirare male. Aspetta, mettiti così, no… così non respiro proprio. Ok preferisco patire il mal di schiena, ma respirare. Soffri, contemporaneamente, la mancanza d’aria, il mal di schiena, l’assenza di odori, la pesantezza alla testa, il naso chiuso, l’affaticamento, la mancanza di energie, i giramenti di testa.

“Cominciano gli attacchi di panico”

Chiamo medici, amici, parenti. Tutti dicono la stessa cosa: “è la malattia, agisce proprio in questo modo. Tieni sotto controllo la saturazione, prova a fare il test della camminata di 6 minuti e poi ricontrolla la saturazione”. Bene, io non riesco a stare in piedi, come la faccio la camminata di 6 minuti? Vabè falla domani.

È domani. Stai peggio di ieri. Cominci a pensare di essere veramente sfortunato. Non vedi un barlume di speranza. Ti senti togliere tutto. Le energie, il fiato, la vita. Cominci a pensare le cose più brutte: “Forse andrò a finire in terapia intensiva, forse farò parte di quella percentuale di ragazzi giovani morti di covid. Chi glielo dice poi ai miei cari? Ma poi mi sono sempre protetta, sono sempre stata attentissima, perché proprio io? “Primo, secondo, terzo, quarto giorno.

Mangi senza sapori, con un pugno nello stomaco che ti costringe a masticare e cercare aria nello stesso tempo. Mangi lo stretto indispensabile, perché è più importante respirare. Quinto giorno: ti senti un po’ meglio, sei stanco da morire, ma respiri leggermente meglio. Dai, forse questa storia potrò raccontarla io. Passano i 5 giorni più lunghi della storia e finalmente cominci a respirare.

Passa la stanchezza. Passa l’affaticamento. Passa quasi tutto. Ecco oggi è il sesto giorno. Sto bene quasi del tutto. Ancora non sento odori e sapori.

Ma chissenefrega?!

Quanto è bello respirare?

Mi pongo e vi pongo soltanto una domanda: cosa mi sarebbe successo se non avessi fatto il vaccino? È stato tremendo, atroce, psicologicamente devastante. Vaccinatevi“.

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