Crisi della lettura anche in quarantena, drastico calo del 58% dei “lettori forti” - QdS

Crisi della lettura anche in quarantena, drastico calo del 58% dei “lettori forti”

redazione

Crisi della lettura anche in quarantena, drastico calo del 58% dei “lettori forti”

venerdì 17 Luglio 2020

Indagine realizzata da Cepell-Aie, mercato in flessione con perdite del 45%

ROMA – Nonostante quello che si sarebbe potuto ipotizzare, visto il forzato soggiorno in casa, l’emergenza Covid-19 ha provocato un forte calo dei lettori di libri in Italia e ha anche fiaccato la domanda di acquisto, specie da parte di chi prima della crisi leggeva più di 12 libri l’anno, i cosiddetti lettori forti, che nello scenario desolante della lettura nel nostro Paese sono sempre stati una sorta di avanguardia. Che ora però sembra avere perso lo spirito propulsivo. È questo il quadro disegnato dall’Indagine Cepell-Aie intitolata “La lettura nei mesi dell’emergenza sanitaria”, realizzata con la collaborazione di Pepe Research.

Leggere un libro è un’attività a cui gli italiani dedicano prevalentemente meno di un’ora al giorno, con valori in diminuzione nell’ultimo anno, mentre la televisione, il telefono, whatsapp, i social network sono tutte attività che mediamente impegnano per più di 60 minuti, con valori in crescita. Quasi la metà di chi non ha letto durante il lock-down (il 47%) dichiara che il motivo è stato la mancanza di tempo, il 35% la mancanza di spazi in casa dove concentrarsi, il 33% le preoccupazioni, il 32% ha sostituito i libri con le news. “Il quadro della lettura nel nostro Paese è allarmante” ha dichiarato il presidente dell’associazione italiana Editori Ricardo Franco Levi. Sostegno alla domanda pubblica e privata di libri, contrasto alla povertà educativa, aiuti diretti a piccoli editori e librai e alle iniziative che più hanno subito i contraccolpi del distanziamento sociale, come Fiere, Festival e mostre, sono misure necessarie: chiediamo al Governo e al Parlamento, che con i primi provvedimenti adottati hanno dimostrato sensibilità sul tema, di proseguire in questa direzione”.

I dati raccolti a maggio, infine, ci dicono che si è fortemente ridotto il numero di lettori che hanno acquistato libri nei 12 mesi precedenti (sono il 35% nel 2020, erano il 63% nel 2019) e che il mercato rischia una pesante flessione a causa del comportamento dei forti lettori. Gli acquirenti che si definiscono forti lettori passano infatti da 4,4 milioni a 3,5 milioni, con una flessione del 20%. A maggio 2020, i forti lettori hanno acquistato nei 12 mesi precedenti 30,2 milioni di copie, in calo del 45% rispetto al dato di fine 2019 (51,4 milioni di copie).

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