Gli agrigentini assetati non riescono più a sopportare la gestione maldestra e iniqua della crisi idrica. La situazione è drammatica e destinata a peggiorare poichè non si prospettano soluzioni nell’immediato per risolvere il problema della crisi idrica. Lunghe file alla fontana di Bonamorone, lunghe attese nell’arrivo dell’autobotte, rete idrica colabrodo e turni che saltano fino a 20 giorni. Il Comitato “Vogliamo l’acqua” e il Cartello Sociale di Agrigento, in data 21 luglio 2024, hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per “gridare” i grandissimi disagi della popolazione per la grave crisi idrica che sta caratterizzando tutta la Sicilia e in particolare Agrigento.
“L’amministrazione comunale è intervenuta tempestivamente avviando il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza. Con le autobotti lavoriamo per mitigare le criticità nei quartieri particolarmente colpiti dalla riduzione dell’erogazione idrica, come Giardina Gallotti e Montaperto. Inoltre abbiamo predisposto l’acquisto di mezzi di piccole dimensioni per garantire la fornitura d’acqua anche nelle aree dove il transito è più difficoltoso, come le strade strette e poco accessibili del centro storico. E acquisteremo a breve altre autobotti per rafforzare la nostra capacità di risposta”, dichiara il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè che ha proseguito: “Con un’audizione già sollecitata al capo della Protezione Civile, l’ingegnere Salvo Cocina, intendo vagliare la possibilità di reperire ulteriori risorse idriche sia all’interno che all’esterno della provincia. Valutiamo la possibilità di utilizzare pozzi già esistenti tramite l’acquisizione da parte di AICA, al fine di incrementare ulteriormente l’approvvigionamento idrico della nostra città. Il nostro impegno è costante e siamo determinati a ricercare soluzioni efficaci per superare l’attuale fase critica, assicurando al contempo la collaborazione con tutte le autorità competenti e utilizzando ogni risorsa disponibile per il bene della comunità.”
Il sindaco Miccichè con propria ordinanza nei giorni addietro ha firmato un’ordinanza che autorizza la circolazione nel territorio comunale anche delle autobotti non precedentemente autorizzate al trasporto conto terzi; autobotti che adesso potranno trasportare e distribuire acqua potabile prelevata dai punti di approvvigionamento di AICA ubicati nel nostro territorio.
“Le autobotti devono operare in piena legalità. Ho autorizzato anche quelli ancora non in regola per fronteggiare l’emergenza idrica e garantire che l’acqua raggiunga rapidamente tutte le aree colpite. Il dissalatore, dice il primo cittadino della città capitale della cultura, rappresenta una risorsa cruciale per risolvere in modo duraturo la carenza idrica ad Agrigento. La sua realizzazione deve essere accelerata e portata a termine nel più breve tempo possibile. A tal fine mi sono personalmente attivato per contattare imprese estere con comprovata esperienza nel settore, al fine di valutare soluzioni tecnologiche avanzate che possano essere implementate nel nostro contesto. È fondamentale, tuttavia, che ogni azione intrapresa sia coordinata dalla ‘cabina di regia’ della Regione Siciliana, per garantire un approccio organico e integrato alla gestione della crisi”.
Intanto i cittadini sono pronti per scendere di nuovo in piazza per l’acqua. La decisione è arrivata dopo l’assemblea che si è svolta alla “Casa del Quartiere” a Fontanelle, con il gruppo #Vogliamolacqua, il comitato spontaneo che si sta impegnando a difendere il diritto all’acqua dei cittadini; la manifestazione si terrà venerdì 2 agosto alle 18 e il corteo prenderà il via da Piazza Cavour per giungere fino in Piazza Aldo Moro dove ha sede la Prefettura.
“Esprimo profonda solidarietà e vicinanza ai miei concittadini che subiscono con grande dignità la grave crisi idrica che ha colpito Agrigento. La situazione è critica e purtroppo ben nota: in alcuni quartieri della nostra amata città le erogazioni d’acqua sono sporadiche e insufficienti, mettendo a dura prova la vita quotidiana delle famiglie e il funzionamento delle attività commerciali, come bed and breakfast e ristoranti. Questi ultimi, dichiara il sindaco Miccichè, sebbene abbiano registrato un lieve miglioramento rispetto a qualche mese fa, continuano a risentire pesantemente della carenza d’acqua. Comprendiamo le difficoltà e le preoccupazioni della popolazione, e stiamo lavorando instancabilmente per trovare soluzioni efficaci e durature. Abbiamo avviato una serie di interventi straordinari per migliorare la gestione e la distribuzione delle risorse idriche e siamo in continuo contatto con le autorità regionali e nazionali per ottenere il supporto necessario”.
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