Da Milano a Palermo un sabato di proteste per i lavoratori del mondo dello spettacolo - QdS

Da Milano a Palermo un sabato di proteste per i lavoratori del mondo dello spettacolo

redazione

Da Milano a Palermo un sabato di proteste per i lavoratori del mondo dello spettacolo

venerdì 29 Maggio 2020

Manifestazioni domani in 13 piazze italiane per chiedere un incontro al governo

ROMA – Da Piazza Duomo a Milano a San Giovanni a Roma, da Piazza Verdi a Palermo a Piazza Castello a Torino, il Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti che lavorano nella cultura e nello spettacolo in almeno 13 piazze in Italia domani rendono visibile il loro stato di agitazione permanente.

In sicurezza, con i gessetti per il distanziamento, si sono dati appuntamento città per città dalle pagine Facebook per chiedere, dopo aver inviato il 19 maggio un documento di emergenza alle istituzioni, di essere ricevuti con urgenza per discutere sul reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza e un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica. “Convocateci dal vivo” è la richiesta alle istituzioni, contenuta anche in una petizione su change.org firmata al momento da quasi 4000 persone.

I firmatari, 14 collettivi autonomi, tra cui Attrici Attori Uniti e Professioni spettacolo e cultura Emergenza continua, delle manifestazioni che saranno happening – portare oggetti ‘riconoscibili’ come maschera, strumento, copione, proiettore, leggio, microfono, scarpette, costume di scena, è scritto nella convocazione – vogliono ribadire che “la cultura è un bene comune e che “nei processi di ricostruzione il ruolo della Cultura è sempre stato fondamentale” chiamando tutti ad una partecipazione, anche simbolica, di solidarietà con tutto il comparto, tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus.

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