Dalla Chiesa, si ricorda il centenario della nascita - QdS

Dalla Chiesa, si ricorda il centenario della nascita

redazione

Dalla Chiesa, si ricorda il centenario della nascita

lunedì 28 Settembre 2020

Prevista anche una tavola rotonda con i figli Nando, Rita e Simona: occasione in cui sarà presentato il volume "Il mio valzer con papà", di Rita Dalla Chiesa. A Saluzzo, sua città natale, un monumento al generale "che non abbassò mai lo sguardo"

Oggi, lunedì 28 settembre, alle ore 10, nella Scuola Ufficiali Carabinieri, in Roma via Aurelia 511, si celebrerà la commemorazione del centenario della nascita del generale Carlo Alberto dalla Chiesa. L’impegno del generale nella lotta contro il terrorismo e contro la mafia verrà ricordato in una tavola rotonda con il giornalista Andrea Galli e il generale di Divisione Giuseppe Governale.

A seguire, gli aspetti personali e familiari del generale Alberto dalla Chiesa saranno trattati in una tavola rotonda con i figli Nando, Rita e Simona, occasione in cui sarà presentato il volume ‘Il mio valzer con papà’ di Rita dalla Chiesa. L’intervento conclusivo sarà del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri.

Il generale che non abbassò lo sguardo

Un monumento al generale “che non abbassò mai lo sguardo”, che “sacrificò la sua vita per le istituzioni”, che “rese onore alla sua divisa”. Carlo Alberto Dalla Chiesa nacque a Saluzzo (Cuneo) cento anni fa e la città piemontese oggi gli rende omaggio con un totem in pietra, vetro e acciaio, opera di sei artisti locali, che domina su piazza Garibaldi.

E’ il ministro della difesa, Lorenzo Guerini, subito prima di partire per l’Iraq in visita al contingente italiano in missione di peacekeeping, a rievocare la figura dell’ufficiale dei carabinieri ucciso in un agguato mafioso a Palermo, di cui era il prefetto, il 3 settembre 1982.

“Nel corso della sua vita militare Dalla Chiesa dimostrò tantissime virtù, ma ciò che lo rese unico fu probabilmente la sua innata capacità di aggiungere al rigore della divisa l’intelligenza dell’intuito e l’innovazione investigativa. Non abbassò mai lo sguardo, dando eccezionale prova di coraggio e di fedeltà ai valori della democrazia”.

“Un testimone di quella legalità – ha aggiunto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio – che è la la base su cui ognuno di noi ha il compito di costruire ogni giorno.

Non c’è virus più subdolo delle mafie. E lo sconfiggeremo solo sviluppando gli anticorpi necessari a combatterlo”. “Nei giorni scorsi – ha detto il figlio Nando Dalla Chiesa – ho consultato alcune carte che aveva firmato con quella stilografica verde che ancora ricordo sulla sua scrivania. Era una firma minuta ma curata, che ora mi porta a mettere in evidenza il valore della firma di ognuno di noi. Il peso del nostro nome certifica la realtà, e la certificazione del vero è è la nostra lotta quotidiana contro ogni falsità, ogni sopruso, ogni mafia”.

La famiglia Dalla Chiesa era originaria di Parma (oggi alla cerimonia c’era anche il sindaco emiliano Federico Pizzarotti) ma il padre di Carlo Alberto, Romano, era carabiniere di stanza a Saluzzo. Cento anni dopo, come ha sottolineato il comandante generale Giovanni Nistri, in moltissime stazioni dell’Arma, accanto al ritratto del Presidente della Repubblica, compare quello di Carlo Alberto “perché il suo insegnamento e la sua integrità morale sono un esempio per tutti noi carabinieri”.

A Saluzzo l’inaugurazione del monumento, e la presentazione del francobollo che Poste Italiane ha dedicato a Dalla Chiesa, sono stati l’ultimo atto di una quattro giorni iniziata giovedì con il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri e proseguita venerdì con la mostra filatelica dedicata ai carabinieri e sabato con il concerto della fanfara del 3° Reggimento carabinieri Lombardia.

 

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