Dalla Regione siciliana una boccata d’ossigeno per i teatri - QdS

Dalla Regione siciliana una boccata d’ossigeno per i teatri

Pietro Vultaggio

Dalla Regione siciliana una boccata d’ossigeno per i teatri

mercoledì 06 Maggio 2020

Fondo di compensazione Esercizio 2019: sbloccati 11 milioni di euro di fondi regionali in favore di teatri, enti e trasporto pubblico

PALERMO – Si sbloccano undici milioni di euro di fondi regionali in favore di teatri, enti e trasporto pubblico. Si tratta del Fondo di compensazione per l’esercizio 2019, con spettanze relative all’anno scorso.

Il programma, approvato a marzo dalla giunta di governo, prevede la destinazione di circa 3 milioni di euro al trasporto pubblico locale ed un’altra parte consistente è indirizzata ai teatri siciliani: un milione e seicentomila euro al fondo per i teatri pubblici, 243.000 euro a Taormina Arte, 300.000 euro alla Foss, 265.000 euro al Massimo di Palermo, quarantamila all’Inda, novantaduemila al Teatro di Messina, centottantacinquemila al Bellini di Catania, cinquantamila allo Stabile di Catania, quarantamila al Teatro Pirandello di Agrigento. Un milione è invece riservato alle attività sportive siciliane, 500.000 euro per l’Istituto vite e vino e trecentomila euro per l’Istituto di incremento ippico.

Si tratta, quindi, di somme che potrebbero dare una piccola boccata d’ossigeno a comparti fatti a pezzi dagli effetti del Coronavirus, come lo spettacolo. Tra le tante attività, che stanno soffrendo questo periodo di staticità economica a causa dell’emergenza Coronavirus, ci sono anche i teatri e le compagnie teatrali.

Per venire in loro soccorso la Regione Siciliana prevede di stanziare altri 15 milioni di euro. Di questi, 10 saranno destinati a incrementare il Furs (Fondo unico regionale per lo spettacolo) e potranno essere erogati sulla base dei contributi 2019 e non sui primi mesi del 2020. I rimanenti 5 milioni andranno indirizzati, invece, per istituire un Fondo straordinario per compensare le perdite dello sbigliettamento.

È stato anche raddoppiato ed esteso al settore privato il fondo di garanzia R.I.S. al fine di evitare il dissesto di teatri e compagnie. L’assessore Manlio Messina ha convocato, anche, una video conferenza con i rappresentanti dello spettacolo dal vivo in Sicilia, dopo aver ricevuto un appello firmato da quasi cento enti e associazioni di teatro, musica e danza. Le imprese hanno anche chiesto di ratificare, in tempi brevissimi, norme per il sostegno immediato a chi lavora nel mondo dello spettacolo dal vivo in Sicilia, per evitare che teatri e compagnie siano costretti a chiudere.

“Il Governo Regionale – commenta Giovanni De Santis, direttore artistico dell’Ente Luglio Musicale Trapanese – nella persona dell’Assessore Messina, già prima dell’emergenza COVID-19, aveva dimostrato un’attenzione verso il comparto teatrale, che non si verificava da almeno un decennio. Il Luglio Musicale ha partecipato attivamente al confronto voluto dall’Assessore, formulando proposte tecniche che sono state condivise dai dirigenti di altre istituzioni musicali regionali”.

Nel dettaglio, le proposte dell’Ente Luglio si articolano in quattro punti:

1) rimodulazione dei parametri di merito per l’assegnazione dei contributi FURS, oggi non più applicabili a seguito della chiusura forzata dei teatri;

2) previsione di un contributo straordinario da utilizzare per spese generali di gestione, ripianamento passività e/o incremento dotazione patrimoniale; acquisto di beni strumentali, investimenti per il miglioramento delle strutture teatrali ed investimenti tecnologici.

3) sospensione dell’ammortamento prestiti a valere sul R.I.S. (Fondo di Rotazione Interventi Straordinari);

4) facoltà di rimodulare i progetti di ristrutturazione delle sale teatrali, ammessi a finanziamento in attuazione del bando “Teatri di Sicilia”, in modo tale da poter alleggerire l’intervento di cofinanziamento a carico dei teatri beneficiari.

“Dalle anticipazioni fatte dall’Assessore Messina sul provvedimento adottato dalla Giunta Regionale – conclude De Santis – emerge un concreto riscontro alle proposte formulate dai dirigenti dei teatri siciliani e si delinea un quadro di interventi serio ed organico, certamente funzionale a mettere in sicurezza l’intero comparto”.

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