Caso Denise Pipitone, l'avvocato Frazzitta,"c'è un nuovo testimone" - QdS

Caso Denise Pipitone, l’avvocato Frazzitta,”c’è un nuovo testimone”

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Caso Denise Pipitone, l’avvocato Frazzitta,”c’è un nuovo testimone”

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giovedì 02 Settembre 2021

Il legale di Piera Maggio dice: "questa persona ha contattato lei lo studio, l’abbiamo sentita e ha raccontato delle cose che prima non aveva detto e mi chiedo il perché"

C’è un nuovo testimone nel caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone.

L’annuncio è stato dato, nel corso del diciassettesimo anniversario del drammatico evento di Mazara del Vallo, dall’avvocato Giacomo Frazzitta, che da anni assiste mamma Piera Maggio.

La persona in questione, di cui
non si conosce l’identità, avrebbe rivelato “quattro elementi” che finora erano
rimasti ignoti alle forze dell’ordine.

“Questa persona ha contattato lei lo studio, non l’abbiamo contattata noi seppur i motivi erano differenti, una volta in studio l’abbiamo sentita e ha raccontato delle cose che prima non aveva raccontato e mi chiedo il perché. Si tratta di elementi meramente indiziari, ma che sicuramente avrebbero fatto bene nel processo principale”.

Lo ha detto il legale della famiglia di Denise Pipitone nel corso dell’incontro svoltosi nella sala La Bruna del collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo per il diciassettesimo anniversario della scomparsa della bambina, alla presenza del sindaco Salvatore Quinci e del vescovo Domenico Mogavero.

Il nuovo testimone, come ha rivelato Giacomo Frazzitta, successivamente non si è più fatto vivo, ma l’escussione è stata registrata, come prevede il codice di procedura, e verrà a breve depositata.

Denise Pipitone, parla la guardia giurata che l’avvistò a Milano

“Chiamai subito le forze dell’ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c’era seduta Denise”. Così Felice Grieco a “Morning News” del programma televisivo di Canale 5, ricorda il 18 ottobre 2004 quando a Milano, all’esterno della banca dove lavorava come guardia giurata, vide una bambina somigliante a Denise Pipitone insieme a un gruppo di nomadi. “Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via. Io non ero sicuro – ricorda Grieco – che quella bambina fosse Denise, chiesi autorizzazione alle forze dell’ordine di fermarla, ma mi fu negata” .

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