Denise Pipitone, rivelazione choc, "Potrebbe tornare presto" - QdS

Denise Pipitone, rivelazione choc, “Potrebbe tornare presto”

Ivana Zimbone

Denise Pipitone, rivelazione choc, “Potrebbe tornare presto”

venerdì 04 Giugno 2021

Dopo la presunta vicinanza della famiglia Corona a importanti clan mafiosi, un'ipotesi che invece lascia ben sperare. È quella dell'ex pm Angioni, che crede che la bambina possa presto tornare.

L’ex pm che si occupò del caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara Del Vallo il primo settembre del 2004, sostiene a Storie Italiane che Denise potrebbe presto tornare a casa.

L’ex pm Maria Angioni, uno tra i primi procuratori a occuparsi della scomparsa della piccola Pipitone, ospite in diverse trasmissioni televisive ha raccontato come molti membri delle forze dell’ordine abbiano remato contro le indagini nel pieno “rispetto” della famiglia Corona, spiegando che alcuni inquirenti siano addirittura stati pedinati da altri colleghi. Ha parlato di errori, di depistaggi, di minacce. Così come dell’assenza del nome di Claudio Corona – fratello di Anna Corona, attualmente indagata per sequestro di persona – nelle relazioni della polizia intervenuta più volte a seguito di sparatorie e altri eventi criminosi. Nei giorni scorsi, l’ipotesi che lo stesso Claudio Corona possa avere degli stretti legami con importanti profili appartenenti alla criminalità organizzata.

IL RAPPORTO TRA ANNA CORONA E GIUSEPPE DELLA CHIAVE

Con Anna Corona, sul registro degli indagati ci sarebbe anche Giuseppe Della Chiave, il fidanzato dell’allora amica della signora Corona, Loredana Genna.
Lo zio sordomuto – Battista Della Chiave – l’ha accusato, diversi anni dopo, di aver partecipato al rapimento e ha detto di essere stato testimone oculare di tutto (qui le sue dichiarazioni).

L’ex pm Angioni ha raccontato che nel 2013, sottoposto a interrogatorio, Beppe Della Chiave ha dichiarato di non conoscere Anna Corona. “Ma un testimone che è voluto rimanere anonimo – dice il magistrato – ci ha raccontato che si conoscevano da molto tempo, era un’amicizia particolare. Si riunivano tutti insieme nella casa di via Rieti. In passato hanno perfino vissuto nello stesso palazzo in via Itria, sullo stesso pianerottolo. Anna Corona viveva lì con la sua famiglia, prima di sposarsi. Non è tutto. La madrina di Jessica Pulizzi è la cognata di Beppe Della Chiave”.

Inoltre, Anna Corona sarebbe stata per un certo periodo anche sua collega di lavoro, oltre che essere stata un’abituale cliente – assieme alle sue figlie Jessica e Alice Pulizzi – del suo ristorante Il Veliero.

Angioni ritiene che la bambina dovesse essere in un primo momento uccisa, ma che sia stata salvata da qualcuno che le voleva bene. Dopo, un “patto” – oggi saltato – che l’avrebbe destinata a una famiglia diversa dalla propria, per condurre una vita “normale” lontana dalla verità sulle sue origini.

LE ACCUSE AL PM ANGIONI

Il magistrato, però, è anche stato duramente attaccato durante l’ultima puntata di Quarto Grado da Gianluigi Nuzzi. Perché, proprio lei, ha diretto le indagini sul caso di Denise dall’ottobre del 2004 a luglio del 2005, prima del suo trasferimento al tribunale del lavoro di Sassari, in Sardegna.

Lei ha risposto di essersi spinta fino a cambiare il corpo di polizia. Per alcuni si tratterebbe di dichiarazioni estremamente gravi, in quanto avrebbe potuto denunciare i fatti a chi di dovere. Lei ha affermato che rifarebbe tutto, che all’epoca ha valutato che fosse meglio agire con cautela per cercare di riportare la bambina a casa. E che la testimonianza di Battista Della Chiave – che reputa assolutamente attendibile – non era ancora stata rilasciata.

Il magistrato, così come l’ex pm Di Pisa, sostiene che la bambina possa essere ancora viva, sulla base del video registrato a Milano da una guardia giurata a pochi mesi dalla sua scomparsa. Ma né quella bambina, né la donna in sua compagnia sono mai state identificate.

Federica Sciarelli, giornalista e conduttrice di Chi l’ha visto?, ha ripreso le sue dichiarazioni suggerendo adeguata cautela. Anche perché, ritenere che sia viva, significa non poter procedere all’apertura di un fascicolo per omicidio, che potrebbe vedere imputata persino Jessica Pulizzi, assolta fino in terzo grado di giudizio soltanto per il reato di sequestro di persona.

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