Torna a parlare delle sue dimissioni il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in occasione della sua visita a Catania per la posa della prima pietra della nuova Cittadella giudiziaria.
“Tutto quello che avevo da dire l’ho detto in otto minuti e 26 secondi”, ha sottolineato il presidente dimissionario, incalzato dalle domande dei cronisti presenti.
“Votare il 25 settembre è un atto di responsabilità“, ha sottolineato Musumeci.
“Se io fossi stato preposto a predisporre il titolo del comunicato, avrei detto ‘Musumeci: si vota il 25 settembre. Chi è malizioso dice ‘Musumeci si è dimesso’. Ma è chiaro, l’unica soluzione tecnica è quella di dimettermi”, ha precisato ulteriormente il governatore.
Musumeci ha poi ricordato che il Governo regionale continuerà ad amministrare “tranquillamente e con l’impegno di sempre”.
Per quanto riguarda il nome del potenziale candidato del Centrodestra, il presidente conferma la sua disponibilità a ripresentarsi alle urne: “Il candidato è il presidente della Regione uscente, fino a quando la Coalizione non dirà ‘no’.
“E devono trovarne uno che non sia catanese, perché una delle accuse è che io sia catanese. Che non sia antipatico, perché pare che io sia antipatico; che non sia alto 1,85”.
“Quindi – ha proseguito – qualcuno con una statura un po’ più bassa, che non sia stato mai coerente idealmente, cioè che abbia fatto il saltimbanco, che abbia avuto problemi giudiziari, perché chi non li ha avuti non può fare il presidente della Regione. E’ facile o non è facile trovare un candidato?”
“L’importante è che questo Centrodestra lavori per vincere e che non rovini il lavoro che in questi cinque anni è stato prodotto”, ha sottolineato ulteriormente Musumeci.
Relativamente alla potenziale candidatura di Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), il governatore risponde così: “Mi pare giusto che ognuno si adoperi per trovare il candidato”.