Dipendenti regionali, Musumeci cede e stanzia nuove risorse - QdS

Dipendenti regionali, Musumeci cede e stanzia nuove risorse

Raffaella Pessina

Dipendenti regionali, Musumeci cede e stanzia nuove risorse

giovedì 14 Novembre 2019

Per il pagamento del salario accessorio del personale del comparto non dirigenziale, del Fondo della dirigenza e delle vacanze contrattuali. Il Governo, “Vogliamo una positiva e condivisa soluzione”

PALERMO – Il Governo Musumeci ha sbloccato nuove risorse economiche per i dipendenti dell’amministrazione regionale. In particolare, con una delibera approvata nel corso dell’ultima riunione di giunta, sono state integrate le risorse economiche per il pagamento del salario accessorio del personale del comparto non dirigenziale, del Fondo della dirigenza e delle vacanze contrattuali.

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha così commentato l’accordo raggiunto: “Il mio governo ha mantenuto l’impegno preso, dimostrando ancora una volta, concretamente, la piena volontà di giungere a una positiva e condivisa soluzione”. L’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso ha ribadito che “è obiettivo del governo migliorare ed efficientare l’organizzazione della macchina amministrativa”.

Grasso ha riferito di aver già incontrato i vertici dell’Aran Sicilia per dare le nuove direttive e far sì che si proceda speditamente a completare sia la riclassificazione che il rinnovo del contratto della dirigenza. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati di categoria che non si fermano qui: “Chiederemo l’immediata convocazione della Commissione paritetica, la ripresa della trattativa per la riparazione del risorse del ‘Fondo risorse decentrate’ (ex Famp)”.

I sindacati hanno anche dichiarato che si confronteranno con l’Aran dove è già cominciato il lavoro per il rinnovo del Ccrl della dirigenza regionale ed hanno concluso dicendo che “Premesso che verificheremo l’effettiva portata delle misure varate per avere certezza che si tratta di una reale svolta, continueremo a fare la nostra azione, finché tutti gli obiettivi che sono alla base dello stato di agitazione vengano raggiunti e affinché alle parole, adesso seguano i fatti”.

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