RAGUSA – Una conferenza online, come ormai è consuetudine, per discutere della crisi del settore agricolo siciliano e meridionale per il paventato taglio dei fondi destinati alle regioni del Sud. Si è discusso di diversi argomenti tra i componenti del comitato direttivo del Diprosilac Ragusa.
In primis è stato sottoscritto un documento col quale viene sollecitata la revisione della proposta per riequilibrare l’ipotesi posta al vaglio della conferenza Stato Regioni, ciò per rispondere alle legittime attese degli agricoltori e degli allevatori siciliani e meridionali, senza alcuna discriminazione ed in linea con le direttive comunitarie.
Sulla questione il comitato ha espresso apprezzamento per “la tempestiva presa di posizione del Governo regionale ed in particolare del presidente della Regione Nello Musumeci che ha voluto confrontarsi subito col ministro Stefano Patuanelli, per l’incisiva azione svolta dell’assessore Toni Scilla che ha sottoscritto insieme ai colleghi delle altre regioni meridionali il documento prodotto allo stesso ministro ed alla Conferenza Stato Regioni, e per la puntuale, continua ed efficace attività del dirigente generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta che, grazie alla sua preparazione ed alla sua professionalità, si è mosso subito come dovuto per gli interessi degli agricoltori e degli allevatori siciliani”.
“Tale documento – hanno aggiunto dal comitato – è destinato oltre che al ministro Patuanelli ed ai rappresentanti del Governo siciliano, alle Organizzazioni agricole siciliane, a tutti i parlamentari regionali, nazionali ed europei eletti in Sicilia oltre che a tutti i comuni che hanno sottoscritto il patto di sviluppo del DiProSiLaC”.
Nel corso della riunione si è parlato poi dei ritardi coi quali l’assessorato regionale delle Attività produttive sta intervenendo per dare prospettive ai distretti, della mancata convocazione dell’incontro chiesto all’assessore regionale dell’Agricoltura per definire gli aspetti normativi per l’introduzione anche in Sicilia la misura 14 del Psr sul benessere animali e per affrontare le diverse problematiche che affliggono il settore agricolo siciliano per le conseguenze della pandemia in corso e per l’anomalo andamento dei prezzi dei prodotti e per il continuo aumento dei costi di produzione.
“È stato per questo dato mandato alla presidenza – hanno continuato ancora dal comitato – di prendere i dovuti contatti presso le competenti sedi del Governo regionale per sollecitare specifiche interlocuzioni e di procedere alla convocazione, entro il corrente mese, dell’assemblea generale dei soggetti imprenditoriali e dei partners che hanno aderito al patto di sviluppo, anche per fare il punto sulla certificazione del latte crudo vaccino ed ovicaprino Qs e dei relativi derivati e per la definizione di un programma da realizzare nell’interesse della filiera e a difesa del latte munto in Sicilia”.