Disabile violentata e incinta a Troina, nuove polemiche - QdS

Disabile violentata e incinta a Troina, nuove polemiche

redazione web

Disabile violentata e incinta a Troina, nuove polemiche

sabato 10 Ottobre 2020

Eliana Maccarrone, avvocato difensore dell'uomo fermato, ha detto "Non parlerei di stupro" scatenando una serie di reazioni. Il direttore dell'Oasi, "la ragazza non è in grado di capire". Lo Sportello antiviolenza Diana Enna, "inaudito giustificare l'immane violenza"

“Non parlerei di stupro”.

L’affermazione è di Eliana Maccarrone, avvocato difensore dell’operatore sanitario dell’Oasi di Troina (Enna) che ha confessato di avere violentato una disabile di 26 anni positiva al coronavirus, nel periodo in cui la struttura era “zona rossa”.

La ragazza è rimasta incinta.

L’avvocato Maccarrone ha fatto la dichiarazione durante una trasmissione televisiva scatenando una serie di polemiche.

L’uomo fermato, del quale non sono state ancora rese note le generalità, ha 39 anni, è sposato e padre di un figlio, ed è stato incastrato dalla prova del Dna.

L’uomo avrebbe dichiarato, durante l’interrogatorio, che a provocarlo era stata la giovane, affetta da una gravissima patologia psichica legata ad una rara malattia genetica.

“E’ tutto in fase di accertamento e verifiche – ha dichiarato Eliana Maccarrone – e si tratta di una persona disabile che, vorrei precisare, come tutti i disabili cercano continuo affetto. Se l’atto sessuale si sia consumato è in fase di accertamento”.

Il direttore dell’Oasi, non è in grado di capire

Me nel corso della stessa trasmissione televisiva il direttore sanitario dell’Oasi, Michelangelo Condorelli, ha spiegato che la disabile, ha una gravissima patologia e non è in grado di comprendere quanto le sta accadendo.

“La ragazza – ha spiegato – non credo si accorga del suo stato. Non ha percezione anche se sente i movimenti del bimbo, non riesce a capire e non è in grado di comprendere quanto le viene spiegato”.

“Per noi è impensabile quanto le è accaduto – ha detto ancora Condorelli -, soprattutto nel periodo, aprile, in cui si sono aperti i reparti Covid. Lui a quel tempo ha fatto un tampone ed è risultato positivo”.

Sportello antiviolenza, le parole del legale

“E’ inaudito che si possa giustificare l’immane violenza compiuta in nome della ‘provocazione’, concetto già inaccettabile di per sé e ancor più in questo caso che vede come vittima una ragazza affetta da grave disabilità psichica”.

Lo scrive in una nota lo Sportello antiviolenza Diana Enna, dell’Associazione Cotulevi, condannando “le gravi dichiarazioni” rese in tv dall’avvocato Eliana Maccarrone.

“E’, inoltre, scandaloso affermare – continua la nota – che i disabili avendo bisogno di affetto, anche se privi della minima capacità di discernimento, possano acconsentire a un qualsivoglia rapporto sessuale”.

“Quanto accaduto – conclude la nota – danneggia l’immagine dell’avvocatura tutta, impegnata, quale parte della società civile, nella difesa dei diritti, sempre nel rispetto dei principi della dignità e del decoro professionale”.

Lo Sportello ricorda inoltre che l’attività d’indagine è scaturita dalla denuncia presentata da un avvocato ennese alla Squadra mobile della Questura.

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