Disabili, Cateno De Luca, "non speculare sulla loro pelle" - QdS

Disabili, Cateno De Luca, “non speculare sulla loro pelle”

redazione web

Disabili, Cateno De Luca, “non speculare sulla loro pelle”

martedì 28 Luglio 2020

Oggi anche l'attacco dei Sindacati confederali. Il sindaco di Messina, dopo le denunce degli assistenti igienico-personali, attacca Musumeci: "basta con la storia dei migranti per sviare il popolo dai problemi reali, risolva la vicenda degli studenti privi di assistenza". E minaccia una marcia su Palermo

Cateno De Luca ha attaccato il presidente della Regione siciliana Musumeci sulla questione dell’assistenza ai disabili nelle scuole, dopo le denunce degli assistenti igienico-personali, facendone un caso politico e invitandolo a risolvere subito “la paradossale vicenda degli studenti privi di assistenza” se vuole evitare una “marcia su Palermo” che lo stesso sindaco di Messina è pronto a guidare “contro i parassiti della blasonata politica”.

La manifestazione dei sindacati a Palermo

Tutto è partito dalla manifestazione di ieri a Palermo dei sindacati Slai Cobas-Fiadel Messina-Sgb.

“In Sicilia – hanno sottolineato in una nota -, Regione, enti locali, ufficio scolastico regionale vorrebbero mettere in atto un vero e proprio scempio sociale” sostituendo, a partire dal nuovo anno scolastico, “migliaia di assistenti igienico-personale specializzati” con i collaboratori scolastici delle scuole statali” con grave danno per “gli studenti disabili siciliani”.

Secondo i sindacati la Regione vuole eliminare, “con l’uso strumentale di un parere del consiglio di giustizia amministrativa” il servizio di assistenza igienico-personale specializzato, esclusivo e dedicato, con una “forzatura illegale”, poiché ai collaboratori scolastici delle scuole statali “questa mansione specializzata, da contratto, non spetta assolutamente”.

Musumeci, sui disabili lo Stato pensi al personale

E il governo Musumeci, pur confermando sulla carta “la totale disponibilità a sostenere finanziariamente i progetti di assistenza igienico-personale nei confronti degli studenti disabili dell’Isola”, in realtà, a leggere la delibera adottata dalla giunta della Regione, specifica che i servizi dovranno avere caratteristiche “aggiuntive, integrate e migliorative” per la persona del disabile. E ribadisce che il Cga, “il 5 maggio scorso, ha affermato essere di competenza dei collaboratori scolastici il servizio di assistenza di base ai disabili, facendo riferimento al contratto nazionale di lavoro”.

Le aperture di Scavone e Musumeci

Nelle dichiarazioni del Presidente della Regione e dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone si intravedono però delle aperture.

“La condizione di vita del disabile – ha detto l’Assessore -, le sue aspettative, i suoi diritti e in particolare la difficoltà di inclusione sociale e scolastica, impongono il massimo di tutela nei confronti di tali fragilità. Pertanto, nessuna risorsa sarà ridotta a Comuni e Province, affinché si continuino a garantire servizi migliorativi e integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta”.

“Una cosa – ha sottolineato Musumeci – è la decisione della magistratura amministrativa, che rispettiamo, altra cosa è la realtà dei fatti. Le scuole in Sicilia non hanno personale specializzato a sufficienza per assicurare un servizio così particolare ai disabili. Si esca fuori da ogni ambiguità e ci dicano le autorità scolastiche come stanno realmente le cose nell’Isola”.

“Non vorrei – ha concluso – che all’apertura delle scuole gli studenti disabili dovessero trovarsi senza personale e senza quegli assistenti che negli anni hanno prestato con scrupolo tale servizio. Anche perché di tutto abbiamo bisogno, tranne che di nuovi disoccupati”.

I Sindacati confederali, silenzio della Regione sui disabili

E stamattina è arrivato anche l’attacco dei sindacati confederali.

Su anziani, non autosufficienti, disabili, cioè sulle fasce più deboli della popolazione, “prosegue il silenzio della Regione sia in termini di welfare che di sanità”: lo denunciano, in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil regionali e le rispettive federazioni di categoria, Spi, Fnp e Uilp.

“Attendiamo ancora la convocazione per discutere del piano regionale sulla non autosufficienza- scrivono i sindacati in una nota – così come quella sui temi della medicina territoriale, delle liste di attesa e dell’ ìmpatto del Covid sulla popolazione anziana con le relative misure che è necessario attivare”.

“Ma – sottolineano- sia dall’assessorato alle politiche sociali che da quello alla sanità non ci sono state risposte: solo impegni ad aprire tavoli che sono ad oggi inesistenti”.

Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp e Uilp contestano al governo regionale “un atteggiamento di falsa disponibilità che non si traduce in niente di concreto.

“Noi da ora valuteremo solo i fatti – scrivono – ed è sulla base di questi e sulle risposte che saranno effettivamente giunte che a settembre rilanceremo le nostre proposte e la mobilitazione per sostenerle”.

“Si tratta di argomenti delicati- concludono i sindacati – che riguardano milioni di siciliani che non possono più attendere le risposte necessarie ad affrontare i problemi che li riguardano”.

De Luca, niente speculazioni, Musumeci risolva il caso

Ma De Luca manda a dire a Musumeci che è proprio lui a dover risovere il “caso”.

“Non ci sto – ha detto il sindaco di Messina – a speculare sulla pelle dei bambini e dei ragazzi speciali. I loro diritti sono insindacabili. Musumeci la deve smettere con questa manfrina politica e tornare ad occuparsi di cose serie, come il suo ruolo istituzionale impone. Dinanzi a tale indegno teatrino, non ci sono deleghe che reggono, e di certo il servizio non può essere espletato dai bidelli. Non posso accettare che la politica dei palazzi palermitani, ben pagata e osannata calpesti tali inviolabili diritti che coinvolgono non solo i disabili ma anche le loro famiglie, in preda allo sconforto per il mancato sostentamento. Darò tempo alle Istituzioni preposte di sbloccare il procedimento entro la fine di questa settimana, oltre la quale, se non cambierà nulla, organizzerò una marcia su Palermo”.

“I migranti per sviare il popolo dai problemi reali”

“Non è possibile – ha concluso De Luca – che per sviare il popolo dai problemi reali si utilizzi il pretesto dei migranti che scappano dai lager-hotspot. Perché il presidente Musumeci non spende neanche una parola per quei giovani che fuggono dalla Sicilia o per quei bambini e ragazzi speciali che abbandonati per il becero ping pong delle competenze? “.

Aricò (Db) difende Musumeci

Il Presidente della Regione non ha risposto a De Luca ma ha affidato la replica ad Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars del suo partito, DiventeràBellissima.

“Ancora una volta – ha dichiarato Aricò – Cateno De Luca si è esibito nella sua principale specialità: il turpiloquio nei confronti del governatore Nello Musumeci. Lo ha fatto con un ennesimo post imbarazzante e pieno zeppo di un linguaggio non degno di nessuno, tanto meno di un sindaco. Anche stavolta gli si è ritorto contro, come dimostrano i numerosi commenti di condanna”.

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