Politica

Discariche abusive da bonificare, inerzia nell’affrontare il caso

PALERMO – Incontro ieri tra il commissario per la Bonifica delle discariche abusive disseminate in tutta Italia, Giuseppe Vadalà, e l’assessore regionale per l’Energia, Alberto Pierobon, per un confronto sulle attività svolte e gli obiettivi futuri nel territorio siciliano.

Dal confronto è emerso che sono state bonificate in un anno e mezzo cinque discariche, uscite così dalla procedura d’infrazione, mentre altre quattro saranno risanate entro i prossimi due anni. Nei decenni passati alcuni Comuni, in presenza di una carenza normativa, avevano aperto alcune discariche. Con l’avvento delle nuove regole introdotte dall’Unione europea, si è reso però necessario mettere tali siti in sicurezza o addirittura di chiuderli. Non tutti i Comuni però si sono adeguati a questa normativa e a metà del 2015 è scattata la prima maxi sanzione, che viene reiterata ogni sei mesi fino a quando i siti non saranno sanati.

L’assessore Pierobon, che ha parlato di “un incontro proficuo”, sottolineando come il generale Vadalà sia svolgendo “un ottimo lavoro e come assessorato continuiamo a collaborare per superare eventuali ostacoli che dovessero presentarsi nel proseguo delle attività”.

Le discariche già bonificate sono quelle di Siculiana, nell’agrigentino, Leonforte in provincia di Enna, Mistretta e San Filippo del Mela nel messinese e Monreale in provincia di Palermo. Restano da sistemare quella di Cammarata, in provincia di Agrigento, dove sono stati risolti alcuni problemi sulle acque intorno al sito e adesso si attende la definizione dell’appalto. Prevista l’aggiudicazione entro i prossimi quaranta giorni, mentre la conclusione degli interventi non dovrebbe superare i quattro mesi.

Un’altra discarica si trova a Paternò, nel catanese, dove è in corso l’iter per la caratterizzazione e per l’esecuzione lavori di messa in sicurezza. In questo caso Invitalia si sta occupando di verificare le procedure d’appalto dei progetti.

Altro intervento è previsto a Cerda, in provincia di Palermo, per cui sono stati trasmessi i documenti dell’appalto a Invitalia per la fase di verifica e analisi degli elaborati.

Infine ad Augusta, nel siracusano, il sito ambientale più complesso e inserito nel Sin (Sito di interesse nazionale) di Priolo. Per questo caso specifico, si è arrivati alla definizione del progetto di bonifica da preliminare a definitivo. Dal canto suo il Provveditorato alle opere pubbliche della Regione sta preparando gli atti per la gara di aggiudicazione il cui importo a base d’asta è di oltre sei milioni di euro. L’assegnazione dei lavori è prevista entro il mese di settembre 2020. La conclusione delle opere dovrà avvenire entro il primo trimestre del 2022.

Nel corso dell’incontro il commissario Vadalà ha però sottolineato di aver constatato “l’inerzia nell’affrontare le bonifiche dei siti”, in certi casi una sorta di “sistema” tendente a finanziare attività progettuali con tempistiche maggiorate, con iter istruttori per approvazioni di progetti non attuabili e rallentamenti di attività in atto, con conseguente aggravio di spese per le casse pubbliche.