Discoteche aperte in zona bianca, ma non si balla, forse con i vaccini - QdS

Discoteche aperte in zona bianca, ma non si balla, forse con i vaccini

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Discoteche aperte in zona bianca, ma non si balla, forse con i vaccini

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giovedì 27 Maggio 2021

E' quanto dispongono le tre ordinanze a cui stanno lavorando i governatori di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Gestori delle discoteche autorizzati solo per i servizi di bar e ristorante.

Discoteche aperte per le tre Regioni che dovrebbero finire in zona bianca, secondo il prossimo monitoraggio.

E’ quanto dispongono le tre ordinanze a cui stanno lavorando i governatori di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna.

Il provvedimento – che riguarda la riapertura di tutte le attività da lunedì nel rispetto delle linee guida, compreso il settore del wedding – prevede che i gestori delle discoteche saranno autorizzati solo per i servizi di bar e ristorante, ma non sarà possibile ballare in pista.

Intanto, la struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo ha trasmesso “per le valutazioni di competenza” una mail indirizzata al Cts e alle Regioni sulla “possibile riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori, nonché a rappresentare la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anti Covid-19, con un ‘attenzione dedicata al settore giovanile”.

In allegato alla mail c’è il protocollo proposto dal settore dell’intrattenimento serale e notturno (Silb).

Nei giorni scorsi il presidente del Silb-Fipe, l’associazione intrattenimento di Ballo e Spettacolo, Maurizio Pasca, aveva offerto la sua disponibilità ad organizzare open day per i vaccini anche nelle discoteche in vista di eventi estivi, affinché nella campagna vaccinale potessero essere raggiunti sempre più giovani.

Il Silb aveva anche consegnato al Comitato Tecnico Scientifico un protocollo sulla riapertura in sicurezza delle discoteche, che prevedeva l’utilizzo della mascherina senza la necessità del distanziamento sociale. Oltre all’obbligatorietà del green pass (certificato vaccinale, tampone o attestato di guarigione), era previsto anche l’utilizzo di materiali mono uso, la tracciabilità attraverso l’acquisto dei biglietti online e la sanificazione dei locali.

La stessa associazione è anche promotrice di un esperimento in due diverse discoteche a giugno, a Gallipoli ed a Milano, per verificare le condizioni sulla riapertura del settore. La mail della struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo è infatti anche indirizzata ai presidenti delle Regioni Puglia e Lombardia e ai sindaci di Gallipoli e Milano.

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