PALERMO – Al via, finalmente, l’avviso n. 21/2018, per il finanziamento di contributi all’occupazione per i disoccupati di lunga durata. La Regione ha reso note le modalità di richiesta per l’anticipazione dei contributi richiesti. L’ente che beneficerà del soggetto disoccupato dovrà comunicare, in forma di autocertificazione, il conto corrente dedicato al progetto, da utilizzare in via esclusiva, a cui allegare, la dichiarazione di avvio delle attività e la polizza fideiussoria necessaria, oltre ai dati e le informazioni necessarie per l’acquisizione del Durc e dell’informativa antimafia.
L’ente dovrà anche garantire l’adozione di un sistema contabile, ovvero un’adeguata codificazione contabile, al fine di assicurare la trasparenza dei costi imputati sul progetto e la facilità dei controlli. In tal modo gli enti potranno entrare in possesso del primo acconto del finanziamento decretato. L’avviso rientra nell’Asse I Occupazione – Obiettivo tematico 8 – Priorità di investimento 8i – Obiettivo specifico 8.5, e vuole tentare in qualche modo di allievare le difficoltà di molti siciliani, la cui condizione di disoccupazione colpisce non solo se stesse ma genera un pesante effetto a catena sull’intera società.
Per agevolarne l’inserimento o il reinserimento lavorativo, l’avviso 21/2018 Fse Sicilia eroga contributi diretti alle imprese che assumono soggetti che cercano un’occupazione da almeno 12 mesi e soggetti in condizione di disabilità. La misura, promossa dal dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, è finanziata dalle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo. Destinatari dell’intervento sono i cittadini residenti o domiciliati in Sicilia da almeno sei mesi di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, che siano disoccupati da almeno 12 mesi, o 6 mesi per gli under 25, ed iscritti presso i Centri per l’Impiego. Potranno beneficiare della misura anche gli immigrati residenti in Sicilia con regolare permesso di soggiorno. I contributi potranno essere richiesti ed erogati alle imprese che abbiano proceduto o procedano all’assunzione a tempo indeterminato e spettano nella misura massima di 8.000 euro annui, a parziale copertura dei costi complessivi per l’assunzione (inclusi gli oneri sociali). L’importo è riferito alle assunzioni a tempo pieno ed è coerentemente rideterminato nei casi di part-time.
Il contributo – che potrà riguardare le assunzioni operate sul territorio regionale a partire dall’1 giugno 2017 e fino al 30 giugno 2019 – potrà coprire fino al 50% del complesso dei costi (75% per i soggetti disabili) e dovrà essere restituito in caso di cessazione del rapporto di lavoro entro i successivi 24 mesi. Si tratta di una misura che non ha suscitato l’interesse che le istituzioni si aspettavano. Per ben due volte la scadenza è stata prorogata, da dicembre 2018, al 31 marzo 2019 e poi a giugno dello stesso anno, perché non erano state presentate un numero di domande tali da spendere tutto il finanziamento messo a disposizione. Altri tre mesi di tempo, dopo la precedente modifica all’avviso, già apportata a gennaio scorso, che avevano fissato il termine per la presentazione delle istanze alle ore 12 del 31 marzo 2019, in prima battuta segnati per il 31 dicembre dello scorso anno.
La misura ha previsto una selezione “a sportello”, per cui sono state finanziate le richieste ammissibili secondo l’ordine di presentazione e fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Il budget complessivo assegnato alla misura è pari a 15 milioni di euro.