Nell’ennese c’è una montagna che da anni tiene in apprensione un’intera comunità a causa della diffusa instabilità che la caratterizza. È quella di Sant’Elena, che a Nicosia sovrasta la via Bernardo Di Falco, una delle arterie più trafficate del paese.
Il primo progetto per consolidare le pendici rocciose risale al 1981 e per quasi quarant’anni, nel corso dei quali si sono registrati stati diversi crolli, l’intervento è rimasto soltanto sulla carta per mancanza di fondi. A mettere a disposizione le risorse necessarie è adesso l’Ufficio contro il Dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Si tratta di oltre tre milioni e trecentomila euro che serviranno a mettere al riparo tutta l’area minacciata dal costone roccioso: la strada, ma anche abitazioni, uffici comunali ed esercizi commerciali.
La struttura commissariale diretta Maurizio Croce ha già pubblicato la gara per affidare i lavori a lungo attesi e che prevedono, anzitutto, il disgaggio dei massi pericolanti e la pulizia del pendio. La rete metallica esistente sarà sostituita interamente e verrà dotata di un reticolo sovrastante di contenimento costituito da funi in acciaio.
Le domande di partecipazione, da parte delle imprese, dovranno essere presentate entro il 6 febbraio.