Dj morta, adesso i magistrati pensano a un incidente-suicidio - QdS

Dj morta, adesso i magistrati pensano a un incidente-suicidio

redazione web

Dj morta, adesso i magistrati pensano a un incidente-suicidio

sabato 15 Agosto 2020

Nuova ipotesi investigativa. Appello in lacrime del padre, trovate Gioele. I magistrati, il bimbo era ancora vivo a Sant'Agata di Militello. Le ricerche e la sensitiva, "E' tra le foglie, vicino alla mamma"

C’è una nuova ipotesi investigativa sulla morte di Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata senza vita tra i boschi di Caronia sabato scorso, e sulla scomparsa del figlio di quattro anni, Gioele, che era con lei.

Alla pista del delitto, ormai esclusa dall’autopsia, e a quella dell’omicidio-suicidio – secondo la quale Viviana, depressa da mesi potrebbe aver ucciso il bambino e si sarebbe a sua volta ammazzata lanciandosi da un traliccio dell’alta tensione -, si aggiunge una nuova ricostruzione.

E’ stato accertato che la donna, alla guida della propria auto, ha avuto un incidente con un furgone sull’autostrada Messina-Palermo. Nell’impatto il figlioletto potrebbe essere morto.

Così, sconvolta e in preda al rimorso, Viviana potrebbe aver preso in braccio il corpicino del bimbo, scavalcato il guard-rail, percorso un sentiero sterrato ed essere giunta al traliccio.

Lì potrebbe aver nascosto Gioele – l’area è piena di vegetazione e le ricerche sono difficili – e poi essersi buttata giù dal pilone.

Accertamenti sono in corso sulla vettura della donna.

Ieri, intanto, Daniele Mondello, il padre del piccolo, in un video, ha lanciato, tra le lacrime, un commosso appello: “Chiunque abbia visto qualcosa dopo l’incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la Polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare…”.

Il piccolo è la priorità di tutti: familiari, amici e anche della Procura. A cercarlo, a Caronia, nei prossimi giorni, annuncia il legale della famiglia Mondello, l’avvocato Pietro Venuti, dopo un incontro con il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ci saranno anche “il reparto dei Carabinieri dei Cacciatori di Sicilia” e “unità cinofile”.

L’area delle ricerche si è ristretta come ha confermato il procuratore Cavallo: “dal video di Sant’Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo: si vede la faccia e l’immagine è chiara: è vivo”.

“E’ una ipotesi – aggiunge – perché poi c’è un buco di dieci minuti”. Che potrebbero colmare i testimoni intervenuti per prima, ma che ancora non si sono fatti sentire.

La Procura ritiene “ragionevolmente” che il piccolo fosse con la mamma quando ha avuto l’incidente stradale sulla A20 e si è fermata poco più avanti dopo avere forato un pneumatico per poi sparire nei boschi.

In quella zona dove nei giorni scorsi è stato trovato il corpo di Viviana e dove il Pm Cavallo ha compiuto un ennesimo sopralluogo, questa volta con un suo nuovo consulente.

“E’ un geologo forense – spiega il magistrato – specializzato nella ricerca di corpi sottoterra, proviamo anche questa carta”.

Intanto la famiglia Mondello si interroga sull’accaduto e su Fb Claudio Mondello, uno dei due legali e cugino di Daniele, si è posto degli interrogativi:”Per quale ragione si è arrampicata su quel traliccio?”.

L’unica certezza è “il profondo turbamento emotivo” di Viviana che ai familiari aveva detto di volersi recare alla “Piramide della Luce”, un’installazione artistica, ma anche spirituale e mistica, e la sua svolta religiosa che la portava a leggere spesso la Bibbia.

E che era stata molto scossa dall’emergenza coronavirus, tanto da temere per la vita di tutti e in particolare del suo piccolo Gioele.

Per il cugino l’approdo finale ha due sbocchi: l’omicidio-suicidio o un incidente. Ma alla prima tesi non crede la cognata, Mariella Mondello, sorella di Daniele, che ribadisce: “Viviana amava moltissimo Gioele, non gli avrebbe mai fatto del male, mai…”. E chiede invece di “potenziare le ricerche”. Che continuano costanti.

Con l’aiuto anche di una sensitiva, Rosa Maria Laboragine, contattata da Mariella Mondello, che si dice “convinta che Giole verrà ritrovato a breve”.

“Lui – aggiunge la donna – è lì, vicino alla madre e probabilmente adagiato su alcune foglie”.

“Sono diversi giorni – aggiunge Laboragine – che sto male per la situazione di questo bambino. Se non dovesse essere ritrovato tra qualche giorno verrò io ad aiutarli. Sono sicura che il suo corpicino verrà ritrovato e portato alla famiglia”.

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