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Dl rilancio, la Cgil, a Palermo e Catania scarsa adesione alla sanatoria per colf e badanti

redazione web

Dl rilancio, la Cgil, a Palermo e Catania scarsa adesione alla sanatoria per colf e badanti

giovedì 08 Ottobre 2020

La Cgil Palermo ha incontrato colf e badanti che hanno presentato domanda di regolarizzazione del posto di lavoro con la sanatoria prevista dal Decreto rilancio.

A Palermo sono state 1.099 le domande presentate, di cui 1.032 da parte di colf e badanti e 67 di braccianti agricoli.

Altre città siciliane, come Ragusa, hanno presentato 2.232 domande di emersione (2.005 da lavoratori agricoli e 227 di lavoratori domestici).

A Messina il dato è stato di 1.719 domande (1366 domestici e 353 braccianti) e Catania sono state 1.088 le domande presentate (791 colf e badanti e 297 in agricoltura).

Al Sud è in testa Napoli con 19.239 domande presentate, di cui 17.426 per lavoro domestico e 1.813 per il lavoro subordinato in agricoltura.

“In proporzione al numero di abitanti, a Palermo l’emersione dal lavoro nero ha avuto un impatto basso rispetto a città paragonabili, come Napoli – ha detto il segretario di Cgil Palermo Francesco Piastra – Questo dimostra che il problema dell’alta diffusione di lavoro nero non ha ovviamente trovato soluzione nei comparti per i quali il governo aveva emanato i provvedimenti nei mesi scorsi e che il lavoro nero, nella nostra realtà, continua a essere una grave emergenza in tutti i settori. Adesso dobbiamo consentire a questo primo nucleo di cittadini emersi con la sanatoria di fare rete per diffondere l’importanza del lavoro regolare”.

“Il bilancio – ha aggiunto Bijou Nzirirane, responsabile dell’ufficio migranti della Cgil palermitana – è stato deludente. E’ e stata un’occasione persa per quanti lavorano in nero, tra i quali sono tantissimi i lavoratori e e le lavoratrici migranti. Era quasi scontato, perché la decisione di avviare la regolarizzazione era lasciata tutta nelle mani dei datori di lavoro”.

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