Dpcm, musei in digitale e spettacoli in streaming - QdS

Dpcm, musei in digitale e spettacoli in streaming

redazione web

Dpcm, musei in digitale e spettacoli in streaming

lunedì 09 Novembre 2020

L'Arte va avanti anche con il lockdown: attività e approfondimenti audio e video sui social. Il Comune di Palermo muta in streaming gli spettacoli di Natale e la Lega pSp Iv chiede subito un fondo per portare sul web i lavori teatrali

Il primo passo lo ha fatto l’assessore alle Culture del Comune di Palermo, Mario Zito, firmando un atto di integrazione all’avviso pubblico dello scorso 28 ottobre con cui si stabilisce che gli spettacoli in programmazione per le festività natalizie e di fine 2020 in città dovranno essere diffusi in modalità streaming.

La decisione è stata presa a seguito dell’ultimo Dpmc che vieta eventi e spettacoli dal vivo in presenza di pubblico.

E “per sostenere i costi per la messa in scena degli spettacoli nei teatri e che saranno trasmessi via streaming” l’assessore regionale ai Beni Culturali Alberto Samonà (Lega pSp Id) ha chiesto un aiuto da parte del Governo con un apposito fondo.

Samonà ha sottoscritto l’appello nazionale della senatrice Bergonzoni in cuii si afferma: “Vanno pagati attori e maestranze: gli spettacoli vanno messi in scena, per evitare che scompaiano intere compagnie, immenso patrimonio della nostra cultura”.

L’assessore Samonà ha poi vivacemente contestato il Dpcm nella parte in cui chiude fino al tre dicembre, musei e mostre. E ha ricordato come già dal 2015, con il cosiddetto “Decreto Colosseo”, poi convertito in legge, “i musei, i monumenti e i luoghi della cultura in generale sono considerati servizi pubblici essenziali e perciò equiparati a settori come la scuola, la sanità e i trasporti”.

“Per Conte e il suo governo – ha aggiunto Samonà -, i beni culturali non sarebbero poi così essenziali, ma frequentare i luoghi della cultura sarebbe addirittura fonte di contagio, nonostante i numeri dicano esattamente il contrario. Che la cultura sia contagiosa? Sì, c’è il rischio che la gente pensi con la propria testa”.

Intanto, nel resto d’Italia, la proposta che i musei e le gallerie vogliono offrire alla collettività per ribadire la necessità di non fermare l’arte, nonostante il Dpcm, è quello di una grande piazza virtuale, in cui condividere esperienze e conoscenza, evasione e “nutrimento”, con tante attività digitali che permettono di stare vicini, anche nei tristi tempi del coronavirus.

Nell’Italia divisa in zone a seconda della gravità dell’emergenza sanitaria, i luoghi dell’arte si mobilitano, rispolverando le modalità già testate nel primo lockdown: in tanti infatti stanno stilando programmi ricchi di approfondimenti da seguire collegandosi con un click sui profili social.

A Firenze, a partire dal 6 novembre inizia il progetto social “Uffizi On Air”, con due appuntamenti settimanali, in cui il direttore Schmidt, i curatori e gli specialisti delle Gallerie saranno in diretta web su Facebook alla scoperta dei tesori del Museo. Il pubblico potrà interagire e avrà la possibilità di visitare la “trasposizione” online delle ultime mostre inaugurate (L’esperimento di Joseph Wright of Derby per la prima volta in Italia, Il ritorno a Firenze del Leone X di Raffaello, Imperatrici, Matrone, Liberte. Volti e segreti delle donne romane).

In ottemperanza al Dpcm, a Roma il Parco archeologico del Colosseo chiude momentaneamente i suoi 4 siti, Foro Romano, Palatino, Colosseo e Domus Aurea, ma intensifica le attività sul sito internet e sui canali social: in programma il racconto online della mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana”, le consuete “Passeggiate nel PArCo” con la rubrica “Abitare sul Palatino” arricchita da immagini e video, la nuova App “Il PArCo di Piranesi” in occasione dei 300 anni dalla nascita dell’incisore e architetto, le dirette Facebook del mercoledì mattina dai cantieri di restauro e manutenzione.

Inoltre, per il 14 novembre appuntamento con la Notte dei Musei, per entrare nel Colosseo in notturna e ascoltare il racconto dei quasi 2000 anni della sua gloriosa storia. Stesso impegno sui social anche per il Chiostro del Bramante che continuerà a narrare online la mostra “Banksy. A visual protest” e a svolgere attività didattica. Triennale Upside Down è invece il programma pensato per le settimane di chiusura dall’istituzione milanese, con video, podcast, dirette, approfondimenti a disposizione degli utenti.

Anche Palazzo Reale di Milano non abbandona il suo pubblico offrendo il commento a distanza (dai profili Facebook e Instagram) delle opere delle mostre “Prima, donna. Margaret Bourke-White” e “Divine e avanguardie. Le donne nell’arte russa”. Al Castello Campori di Soliera (Mo) l’esposizione “Arnaldo Pomodoro. {sur}face”, curata da Lorenzo Respi, potrà essere seguita attraverso le attività su Facebook e Instagram anche grazie al lancio di due nuove rubriche dedicate alle “Opere nel mondo” e alle “Storie dall’Archivio”, realizzate in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, e alla pubblicazione di contenuti inediti relativi alla mostra. Inoltre, resterà visibile “dal vero” l’Obelisco per Cleopatra, opera monumentale di Pomodoro installata nella piazza antistante il Castello.

Il Museo MA*GA di Gallarate chiude i battenti ma diventa presidio formativo riprendendo le proprie attività educative con una serie di progetti sperimentali a distanza, dedicati ai ragazzi delle scuole. Anche le mostre “La Scapigliatura. Una generazione contro”, allestita a Palazzo delle Paure a Lecco, e “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures” in programma all’Arengario di Monza, saranno visibili sui canali social della società produttrice ViDi Cultural: per entrambe le mostre sono previste pillole video di approfondimento realizzate dai curatori, Simona Bartolena per la Scapigliatura e Gianni Canova per il celebre regista.

Anche la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia si mobilita: per il pubblico un articolato e sempre rinnovato palinsesto, i cui dettagli sono visibili sul sito guggenheim-venice.it, dove proseguono le attività digital e social della Collezione.

Iniziative si susseguono anche in ambito privato, con le gallerie che organizzano attività digitali ma anche in presenza, compatibili con le restrizioni del Dpcm.

E’ il caso di “gentilivicini”, la mostra a cura di Piera Valentina Gallov, che viadellafucina16 Condominio – Museo e l’associazione Kaninchen – Haus hanno allestito pensandola esclusivamente per i circa 200 condomini che abitano lo stabile di Via S. Giovanni Battista La Salle 16 a Torino: in un percorso “chiuso”, sono esposte dal 7 novembre le opere dei giovani artisti che hanno preso parte al programma di residenza 2020, realizzate durante i mesi della pandemia.

A Roma, in 100 luoghi all’aperto, sarà invece allestita “Volontà di ferro”, mostra di Cristiano e Patrizio Alviti a cura di Werner Bortolotti: dal 23 novembre al 6 dicembre, grazie all’inconsueto e geniale utilizzo degli spazi dedicati alla cartellonistica pubblicitaria, i due artisti potranno esporre una vasta selezione di incisioni monotipo, prove d’autore e lastre, opere tutte scaturite nel periodo di isolamento forzato.

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