Per ovviare a questa situazione e colmare il gap prima all'interno della nostra penisola e poi con i paesi europei, Banca d'Italia ha avviato dei progetti nelle scuole.
La conoscenza di temi riguardanti l’educazione finanziaria degli italiani tra i 18 e i 35 anni è al di sotto della media Ocse. È quanto emerge dal report GenerationShip 2024, redatto sulla base dei dati Unipol, Bankitalia e Consob. La situazione è ancora peggiore al Sud e nelle Isole: la maggior parte dei giovani non raggiunge il livello medio in materia di educazione finanziaria. Inoltre, sembra che i ragazzi abbiano maggiori conoscenze in merito rispetto alle ragazze.
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Un altro dato importante riguarda la fonte di informazione: la maggior parte dei giovani tra i 18 e 35 anni, infatti, basa la propria conoscenza su Internet. Secondo il rapporto Consob 2024 il 58% dei giovani riconducibili a questa fascia d’età usa i social media come fonte per approfondire i temi finanziari. Queste rilevazioni assumono un peso specifico, se consideriamo che le nuove generazioni dovranno ben presto sostituirsi alle vecchie e avere tra le mani gli strumenti per contrastare tematiche fondamentali come denatalità e emigrazione.
Educazione finanziaria: il divario dei giovani tra Nord e Sud
Come precedentemente accennato, i giovani italiani con 484 punti si trovano di gran lunga sotto la media Ocse in materia di educazione finanziaria. Questa distanza, però, è rilevabile anche all’interno della penisola stessa.
I dati, infatti, parlano chiaro: gli studenti del Nord Ovest hanno ottenuto 509 punti, quelli del Nord Est 506, quelli del Centro 484, quelli del Sud 461 e quelli del Sud Isole 448. Nord Ovest e Nord Est hanno, dunque, ottenuto un punteggio medio statisticamente più alto delle altre macroaree geografiche. Mentre Sud e Sud Isole hanno ottenuto un punteggio medio più basso. La distanza tra Nord Ovest e Sud è di circa 61 punti. Il Centro non si è discostato statisticamente dalla media nazionale.
Nel report Ocse è anche attenzionata la tipologia di scuola frequentata. Gli studenti dei Licei, con una media di 507 punti, si collocano al gradino più alto rispetto agli studenti degli Istituti Tecnici (478
punti), degli Istituti Professionali (409 punti) e della Formazione Professionale (411 punti). In media, la distanza che separa i Licei dagli altri tipi di istruzione è di 74 punti.
La differenza tra ragazzi e ragazze
Infine, lo studio in materia di educazione finanziaria rapportato ai giovani si è concentrato sulla differenza tra ragazzi e ragazze. Guardando alle macroaree geografiche, il punteggio medio dei ragazzi risulta significativamente superiore a quello delle ragazze nel Nord Ovest, nel Nord Est e nel Sud. Rispetto ai livelli della scala di financial literacy, la quota di maschi che si collocano nel livello 5 (top performer) è superiore a quella delle femmine in tutte le macroaree, ma tali differenze sono significative solo nel Nord Ovest e nel Sud. Infine, in tutte le macroaree non si riscontrano differenze significative tra le percentuali di ragazzi e ragazze che non raggiungono il livello 2 (low performer).
Educazione finanziaria, le iniziative per i giovani nelle scuole
Per ovviare a questa situazione e colmare il gap prima all’interno della nostra penisola e poi con i paesi europei, Banca d’Italia ha avviato dei progetti nelle scuole. Il tutto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.
Il progetto promosso da Banca d’Italia si chiama “Educazione Finanziaria per le scuole 2024-2025” ed è rivolto a tutti i giovani siciliani di età compresa tra gli 8 e i 19 anni circa. I webinar, infatti, sono indirizzate alle classi quarte e quinte delle scuole primarie e a tutte le classi delle scuole secondarie di I e II grado.
Il programma è supportato da risorse didattiche gratuite appositamente predisposte dalla Banca d’Italia, che comprendono un volume per studenti e una guida per insegnanti e un’espansione online con tante attività interattive da svolgere insieme. Ovviamente, il materiale sarà distinto tra scuola primaria, secondaria di primo e secondaria di secondo grado. La formazione, erogata online, è dunque diversificata per ordine di scuola.