Elezioni Sicilia, gli eletti comune per comune, bene l'asse M5S-PD - QdS

Elezioni Sicilia, gli eletti comune per comune, bene l’asse M5S-PD

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Elezioni Sicilia, gli eletti comune per comune, bene l’asse M5S-PD

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lunedì 11 Ottobre 2021

L'unica poltrona certa è quella di Giusy La Galia, unica candidata sindaco a Gioiosa Marea, dov'è stato superato il quorum. IN AGGIORNAMENTO

In Sicilia l’affluenza per il voto alle comunali in 42 cittadine (13 col proporzionale) è stata del 56,66%, in calo rispetto alle precedenti amministrative in cui si era votato solo un giorno.

A San Cipirello – 4.929 elettori -, dove il candidato sindaco è solo uno per l’esclusione di un altro, ha votato il 32,83%. Di conseguenza Romina Lupo non ha raggiunto il quorum e non verrà eletto il sindaco.

GLI ELETTI

Eletta Giusy La Galia, unica candidata sindaco a Gioiosa Marea, dov’è stato superato il quorum, Michelangelo Giansiracusa a Ferla. A Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) è stato eletto sindaco Giuseppe Montesano col 45% delle preferenze. A Sant’Angelo di Brolo (Messina) è stato eletto sindaco Francesco Paolo Cortolillo col 56,7% dei voti. A Terrasini (Palermo) Giosuè Maniaci è stato riconfermato sindaco con l’82% di preferenze. A Floresta (Messina) è stato eletto sindaco Antonino Stroscio col 53,04% di preferenze. A Rodì Milici (Messina) è stato eletto sindaco Eugenio Aliberti con l’87,31% di preferenze. A S. Marco D’Alunzio (Messina) è stato eletto sindaco Filippo Miracula con il 50,26% di preferenze. A Torregrotta (Messina) è stato eletto sindaco Antonino Caselli col 35,78 % di voti. Secondo mandato per Vincenzo Parlato a Sortino (Siracusa). A Terme Vigliatore (Messina) è stato eletto sindaco Bartolo Cipriano col 62 % di voti.

ROSOLINI

A Rosolini è un ballottaggio che si gioca per pochi voti. Il primo che sicuramente accederà è Giovanni Spadola, sostenuto da tre liste civiche, che ha acquisito poco meno del 30 per cento circa dei voti. A sfidarlo dovrebbe essere Tino di Rosolini, medico, esponente di Centrodestra, sostenuto da due liste civiche, anche se Corrado Vaccaro, sostenuto dal Pd e da una lista civica, lo segue di pochissime preferenze.

NOTO

A Noto, con la metà delle sezioni scrutinate, è in netto vantaggio il candidato sindaco Corrado Figura, vicino al centrodestra, col 70 % dei voti. Dovrebbe essere lui il nuovo sindaco che succede a Corrado Bonfanti che non si è ricandidato, avendo già effettuato due mandati. Figura, sostenuto da sette liste civiche, si è nettamente imposto su Aldo Tiralongo sostenuto da Pd, Udc, Forza Italia e due liste civiche. Figura, da presidente del consiglio comunale, era riuscito cinque anni fa ad arrivare al ballottaggio con Bonfanti. “E’ stato premiato un progetto nato cinque anni fa dopo la sfida elettorale” ha commentato che ha assicurato che da domani cominciare a lavorare sull’emergenza rifiuti, e sulla sanità nel territorio per la quale sarà necessaria una interlocuzione con la Regione. “Sarò il sindaco di tutti” ha concluso.

PORTO EMPEDOCLE

A Porto Empedocle (Agrigento) quando sono state scrutinate oltre il 40% delle schede è in testa il candidato Calogero Martello con 1.235 voti, sostenuto da Noi per la città, Progetto Comune e Forza Italia, seguito da Salvo Iacono con 1.212 voti sostenuto dal Sviluppo per Porto Empedocle, Liberi e Capaci e Isola Empedoclina. Poi Rino Lattuca con 1.032 voti sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Lattuca sindaco, SiAMo Vigata e Udc. Il sindaco uscente del M5s, Ida Carmina è dietro

SAN CATALDO

Quando lo scrutinio è arrivato a quasi metà dei seggi a San Cataldo (Caltanissetta) è in vantaggio il candidato sindaco Gioacchino Comparato, appoggiato da M5S e Partito Democratico con oltre il 25% dei voti, dopo di lui i due candidati Claudio Vassallo, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e Tradizione e Futuro e l’ex sindaco Giampiero Modaffari, sostenuto dalla liste Riprendiamoci la Città e Amiamo San Cataldo.

Comparato è primo con 1149 voti, Vassallo con 794, Modaffari 740. Al quarto posto al momento è Giuseppe Scarantino con 628 voti. Il centro destra è arrivato spaccato alle elezioni. Forza Italia e Democrazia Cristiana hanno appoggiato la candidatura di Luigi Cuba che, stando ai risultati attuali è a 426 voti.

Lo supera di poco attualmente il candidato di Sicilia Nuova e Scruscio Michele Intilla con 482 voti. Distante il candidato Valerio Ferrara. A San Cataldo hanno votato 11.715 persone su un totale di 24.617 aventi diritto con un’affluenza del 47,59%, di molto inferiore rispetto al 55,34% registrato nella scorsa tornata elettorale.

GIARRE

E’ davanti a tutti, con 12 sezioni su 31 scrutinate, poco più di un terzo, con quasi il 54% delle preferenze il candidato sindaco di Giarre appoggiato da sei liste civiche: Leonardo ‘Leo’ Cantarella. Distanziati, secondo i dati del sito del Comune, gli altri candidati: Leonardo ‘Leo’ Patanè, appoggiato da 5 liste civiche e da Fi, che è al 22,7%; Patrizia Lionti, sostenuta da una lista civica, all’8,9%; il sindaco uscente, Angelo D’Anna, al 7,3%. Il candidato Elia Torrisi, sostenuto da una lista civica, ma appoggiato anche dal M5s, con il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, che lo ha sostenuto in campagna elettorale ha, al momento, il 7,3% delle preferenze.

ALCAMO

Ad Alcamo (Trapani) è in vantaggio il sindaco uscente del Movimento 5 Stelle Domenico Surdi con il 45% dei consensi quando è stato superato lo scrutinio del 39% dei voti nelle varie sezioni. A distanza c’è l’imprenditore Massimo Cassarà, sostenuto da 8 liste di centrodestra, tra cui lega e Fi, che si attesta al 33,5% delle preferenze; a seguire Giusy Bosco con il 15%, sostenuta da Pd, Udc e Sicilia Futura, e Alessandro Fundarò di Fratelli d’Italia al 6%.

CANICATTI’

Quando è stato scrutinato circa il 20 % delle sezioni a Canicattì (Agrigento) è in testa il candidato Vincenzo Corbo appoggiato da liste civiche – è stato sindaco 2 volte – seguito dall’uscente Ettore Di Ventura che è iscritto al Pd ma che non ha una lista del partito che lo appoggia mentre tra i simboli a supporto ha quello di Forza Italia. Subito dopo, ma è un testa a testa con Di ventura, il candidato sindaco di Fratelli d’Italia Cesare Sciabarrà.

VITTORIA

A circa un terzo di sezioni scrutinate (23/69), Francesco Aiello con il 38,13%, è in testa nella corsa per diventare sindaco. Aiello, 75 anni è stato già sindaco di Vittoria per ben sei volte e deputato regionale in tre legislature. E’ sostenuto da una coalizione di centrosinistra con Partito Democratico, Socialisti-Vittoria in azione, Cento Passi e Aiello Sindaco. Insegue staccato di 500 voti il candidato del centrodestra Salvo Sallemi, sostenuto da diventerà Bellissima , Fratelli d’Italia e Lega. Indietro gli altri candidati, Salvatore Di Falco e Piero Gurrieri (M5s)

MISTRETTA

A Mistretta (Messina) è stato eletto sindaco Sebastiano Sanzarello col 69,8 % di preferenze. Tre giorni fa il presidente della commissione antimafia Nicola Morra lo aveva definito “impresentabile” perchè accusato di concussione perchè avrebbe percepito tangenti della sanità. “Io non sono impresentabile e potevo candidarmi” aveva ribattuto il candidato che è stato condannato in primo grado a 4 anni ma in appello nel 2018 il reato è stato prescritto. Rimane aperto un altro troncone del processo. “Nel mio casellario giudiziario, che ho avuto neanche una settimana fa – ha detto Sanzarello – non risulta nulla”.

CALTAGIRONE

“Questa è la vittoria di tutta Caltagirone, delle famiglie, dei lavoratori, dei cittadini che hanno scelto il cambiamento e che non si sono piegati ad un destino che sembrava già scritto e perfino a qualche ricatto. Ma questa è anche la vittoria della nostra coalizione che lavora da mesi in modo unitario e determinato attorno ad un progetto di futuro, un futuro che da oggi vogliamo costruire insieme a tutti i nostri concittadini, di qualsiasi espressione politica, perché voglio essere e sarò, come ho sempre detto, il sindaco di tutti”.

Così Fabio Roccuzzo, che ha il 54% delle preferenze delle schede scrutinate, appoggiato a sindaco di Caltagirone, il paese natale di don Luigi Sturzo, da Pd, M5s, Sinistra italiana e da tre liste civiche. “Da oggi inizia una nuova avventura da affrontare insieme – aggiunge Roccuzzo – risolvendo le criticità croniche della città e assumendo la responsabilità delle scelte politiche ed amministrative. Soltanto con trasparenza e la buona politica si potrà dare attenzione ai problemi e alle esigenze dei nostri concittadini.

La base di partenza è la nostra coalizione, la forza che ha permesso questo risultato oggi e che permetterà di ottenerne altri in futuro. Ringrazio dunque tutti coloro che sono andati a votare e che hanno dimostrato – osserva Roccuzzo – come Caltagirone e i calatini meritino una speranza per il futuro, una speranza di una città più onesta, pulita, sicura, che non lasci indietro nessuno e che riesca a crescere economicamente e culturalmente. Siamo pronti ad amministrare Caltagirone e a fare le cose per bene”.

LENTINI

A Lentini (Siracusa), con uno scrutino ancora parziale, è in vantaggio il candidato sindaco Saverio Bosco, appoggiato da liste civiche, col 35,5% delle preferenze. Dopo di lui Rosario Lo Faro col 22,13% appoggiato dal M5s e da civiche.

LE PAROLE DI CANCELLERI

“Risultati entusiasmanti per il M5S in Sicilia” esulta Giancarlo Cancelleri, protagonista della campagna elettorale di queste amministrative in Sicilia.“Ad Alcamo, Favara e Caltagirone si va verso vittoria al primo turno. San Cataldo e Lentini al ballottaggio. Questo dimostra la grande capacità di fare sinergia sui territori e rafforzare passo dopo passo l’asse innanzitutto con il Pd e con altre forze di sinistra e civiche” continua Cancelleri.“Caltagirone è l’avviso di sfratto al Governo Musumeci perché dimostra che la coalizione del M5S-PD e forze di sinistra battono il centro destra anche se unito” conclude.

I dati

Erano chiamati alle urne 537.294 elettori (e non 568.357 come scritto in precedenza).

L’affluenza è in calo in tutti i comuni. Dopo la correzione dei dati da parte dell’ufficio elettorale della Regione siciliana si evince che San Cipirello , ha votato il 39,51% degli elettori (e non il 32,83%) e il calo dei votanti è del 28,85%, a Gioiosa Marea, invece, il calo è del 12,22%. A Floresta (Messina) ha votato l’80,48% (-2,30%). A San Biagio Platani (Agrigento) ha votato il 35,81% degli elettori (-6,32%).

A Vittoria (Ragusa) il calo è del 10,75%, ad Alcamo (Trapani) il calo è del 10,25%, a Montelepre (Palermo) il calo è del 12,16%, ad Antillo (Messina), che nel 2016 aveva registrato il record di affluenza col 75,81%, il calo è del 19,07%. La provincia con l’affluenza maggiore è Messina col 63,45%; la più bassa Enna (dove si votava solo a Calascibetta) col 46,99%

Oggi in Sicilia elezioni amministrative in 42 comuni. Si è votato ieri dalle 7 alle 22 e oggi dalle 7 alle 14. Adesso si attendono i risultati.

I seggi si sono appena chiusi. Potrebbero essere riaperti per eventuali ballottaggi domenica 24 e lunedì 25 ottobre.
A essere chiamati a votare 568.357 elettori. Dalle 14 è cominciato lo spoglio. Ieri alle 22 aveva votato il 44,13%, ma il dato finale dell’affluenza non è stato ancora reso noto.

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