Nelle amministrative passano al primo turno a Milano, Napoli e Bologna. Letta, "Grande vittoria". Roma al ballottaggio. FdI supera la Lega, Salvini costretto a fare autocritica. Crollo dell'affluenza
Il dato incontrovertibile di questa tornata di elezioni amministrative è quello che il centrosinistra ha vinto nelle città al voto.
Lo confermano i principali risultati del turno amministrativo secondo l’ultima proiezione del Consorzio Opinio per la Rai.
A Milano, Napoli e Bologna hanno prevalso al primo turno i sindaci Giuseppe Sala (57,4%), che ha dato quasi venti punti a Luca Bernardo del centrodestra, Gaetano Manfredi (63%) che ha stracciato Catello Maresca del centrodestra, e Matteo Lepore (60,1%): la competizione con il candidato della destra, Fabio Battistini, non ha avuto storia.
Va al ballottaggio Roma, che congeda la sindaco Virginia Raggi, tra Enrico Michetti (30,6%) e Roberto Gualtieri (26,9%), ma con l’incognita Carlo Calenda che rappresenterà l’ago della bilancia. E sembra pendere anche lui verso il centrosinistra.
Torino per il dopo-Appendino dovrà scegliere tra il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo (44,2%) e quello della destra Paolo Damilano (38,3%);
Come prevedibile è andata al centrodestra la Regione Calabria, con Roberto Occhiuto al 54,7% che ha sconfitto ampiamente la candidata del centrosinistra Amalia Cecilia Bruni (25,5%) e il sindaco di Napoli De Magistris (17,8%). Nel Comune di Cosenza si attende lo spoglio che avverrà a conclusione di quello delle regionali.
Ecco comunque il riepilogo degli altri principali Comuni italiani in cui si è votato per rinnovare le Amministrazioni locali.
PRIMO TURNO
Verso il successo tre sindaci del centrosinistra e tre del centrodestra.
- GROSSETO: il sindaco uscente di centrodestra Antonfrancesco Vivarelli Colonna va verso la riconferma al primo turno, in netto vantaggio sul candidato di centrosinistra Leonardo Culicchi.
- NOVARA: il sindaco uscente di centrodestra, Alessandro Canelli, va verso la riconferma al primo turno, sul candidato di centrosinistra, Nicola Fonzo.
- PORDENONE: il candidato sindaco Alessandro Ciriani di centrodestra va verso l’elezione al primo turno, sul candidato di centrosinistra Gianni Zanolin.
- RAVENNA: il sindaco uscente di centrosinistra Michele De Pascale va verso la riconferma al primo turno.
- RIMINI: il candidato sindaco del centrosinistra Jamil Sadegholvaad è in vantaggio su quello di centrodestra Enzo Ceccarelli.
- SALERNO: il sindaco uscente di centrosinistra Vincenzo Napoli va verso la riconferma al primo turno, sul candidato del centrodestra Michele Sarno.
BALLOTTAGGI
In vantaggio tre candidati sindaci del centrosinistra, tre del centrodestra e un testa a testa.
- BENEVENTO: il sindaco uscente, Clemente Mastella andrà al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Luigi Diego Perifano.
- CASERTA: si va verso il ballottaggio tra il sindaco uscente del centrosinistra Carlo Marino, in vantaggio, e il candidato del centrodestra, Giampiero Zinzi.
- ISERNIA: testa a testa tra il candidato del centrosinistra, Pietro Castrataro, e quello del centrodestra, Gabriele Melogli. Si va verso il ballottaggio.
- LATINA: Avanti il candidato del centrodestra, Vincenzo Zaccheo, su Damiano Coletta del centrosinistra. Si va verso il ballottaggio.
- SAVONA: il candidato del centrosinistra Marco Russo è in testa sul candidato del centrodestra Angelo Schirru. Si va verso il ballottaggio.
- TRIESTE: il sindaco uscente di centrodestra Roberto Dipiazza è in vantaggio su quello di centrosinistra, Francesco Russo. Si va verso il ballottaggio.
- VARESE: il sindaco uscente di centro sinistra Davide Galimberti è in vantaggio sul candidato di centrodestra, Matteo Luigi Bianchi. Si va verso il ballottaggio.
Al Pd i due seggi delle suppletive per la Camera: Letta vince a Siena, Casu a Roma (Primavalle).
Un grande successo del Pd
In queste elezioni il Pd è risultato essere il primo partito in molte città.
Premiata l’alleanza con il M5s che, da solo, è invece crollato, a cominciare dalle città che ha governato (al 10% a Roma e sotto il 9% a Torino).
“Una grande vittoria del Pd e del centrosinistra che rafforza l’Italia e il Governo: siamo tornati in sintonia con il Paese”, ha commentato il segretario dem Enrico Letta.
“Nel M5s è il tempo della semina – ha sottolineato invece Giuseppe Conte – , il nuovo corso non ha potuto dispiegare appieno le sue potenzialità”.
Nel centrodestra, Fratelli d’Italia ha superato la Lega, che, nella sua roccaforte di Milano, si è fermata all’11%.
E Matteo Salvini è stato costretto a fare autocritica, sia pur a modo suo, affermando, “Il centrodestra sia più compatto e meno litigioso”.
Giorgia Meloni rilancia, “A Roma la partita è ancora aperta”.
E sottolinea che “L’astensionismo segna la crisi della democrazia, non della politica”.
Il dato dell’astensionismo
Con il dato dei votanti alle Comunali del 54,69% questo primo turno delle amministrative fa segnare infatti un record per la bassa partecipazione al voto: un elettore su due non ha votato.
In particolare a Napoli, Torino e Milano è stata l’affluenza più bassa di sempre: rispettivamente 47,19%, 48,06% e 47,6%.
A Roma è stata del 48,83%: 5 anni fa era andato al voto il 57,03%.
Dal 2010 ad oggi la minore affluenza si era registrata in precedenza nel 2017 (1.004 i Comuni al voto) con il 60,07%.
Nella tornata di cinque anni fa aveva votato il 61,52% degli aventi diritto.