Politica

Regionali Sicilia, in cinque non prendono nemmeno un voto

Se lo spoglio delle recenti elezioni Regionali in Sicilia non ha riservato particolari sorprese, confermando le sensazioni della vigilia che davano il candidato del Centrodestra Renato Schifani come futuro governatore dell’Isola, lo stesso non si può dire per altri pretendenti all’Ars.

Ben cinque candidati, infatti, non hanno accumulato nemmeno un voto in alcuni collegi, nemmeno auto-votandosi.

Elezioni Regionali, chi sono i cinque a “quota zero”

Si tratta, nello specifico, di Andrea Maugeri e Salvatore Turrisi (entrambi di Siciliani liberi) a Messina, di Luisa Chisari (Siciliani liberi) a Catania, di Rosetta Germanà (Giovani siciliani, uno dei simboli di Cateno De Luca) a Enna e di Giovanni Cappello (Siciliani liberi) ad Agrigento.

Quest’ultimo, comunque, può ancora sperare di raccogliere almeno un voto, poiché mancano ancora i risultati definitivi di sei sezioni. In verità, Cappello, Chisari e Turrisi si erano presentati anche in altri collegi dove sono riusciti ad accumulare qualche preferenza: Chifari 44 voti a Palermo, Cappello 148 a Ragusa e Turrisi 37 a Enna.

Elezioni Regionali, c’è chi ha preso un voto soltanto

Altri sei candidati invece hanno ottenuto soltanto un voto. Si tratta di Marilena Salamone (Lega-Prima l’Italia) a Messina, Giuseppe Di Vincenti (Lega-Prima l’Italia) a Palermo, e Mario Cosentino (Siciliani liberi) a Ragusa, prendendone comunque 7 a Caltanissetta.

Situazione singolare per Antonio Norrito, candidato in tre collegi per i Siciliani liberi: a Catania ha ottenuto 1 voto, ad Agrigento 1 voto e Palermo 22.

Elezioni Regionali, eletta con 25 voti

Ha fatto scalpore, invece, l’elezione all’Ars di Federica Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana, che era candidata nella lista della Dc a Trapani.

Alla donna sono andati appena 25 voti, ma potrà occupare i banchi a Palermo perché inserita nel listino di Renato Schifani.