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Esplosione a Ravanusa, le storie delle 7 vittime

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Esplosione a Ravanusa, le storie delle 7 vittime

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lunedì 13 Dicembre 2021

Le vittime dell'esplosione delle palazzine di Ravanusa (Agrigento) salgono a 7. Vite spezzate nel loro pieno fiorire, ecco chi erano.

Può una semplice fuga di gas causare il crollo di 4 palazzine e il danneggiamento di altre quattro? Gli inquirenti proveranno a rispondere a questa domanda e a chiarire eventuali responsabilità. Gli sfollati sono circa un centinaio e le vittime della strage di Ravanusa (Agrigento) salgono a 7. Ecco chi erano.

Nella notte sono stati rinvenuti quattro corpi dei sei rimasti dispersi nella tragedia di Ravanusa. Vite improvvisamente interrotte nel loro pieno fiorire.

Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina
Pietro Carmina
Carmela Scibetta

Selene Pagliarello, Giuseppe Carmina e i suoceri Angelo Carmina e Maria Crescenza Zagarrio

Tra le vittime ci sono i nomi di Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina, i due sposini che stavano per dare alla luce il loro primo bambino. Selene, infermiera dell’ospedale di Agrigento, era al nono mese di gravidanza.
Un altro straordinario successo che si sarebbe aggiunto a tanti altri, in una famiglia ricca di passioni, impegno per il lavoro, spirito di sacrificio e amore.

A morire nell’esplosione anche i suoceri della giovane, Angelo Carmina di 72 anni e Maria Cescenza Zagarrio, 69enne.

Pietro Carmina e Carmela Scibetta

Ha perso la vita anche Pietro Carmina, chiamato da tutti “il professore”. Non era parente di Giuseppe Carmina, ma grazie anche all’assistenza sanitaria di Selena Pagliarello aveva sconfitto il Covid. Intellettuale, professore di filosofia e docente del liceo Foscolo di Canicattì, nonché autore del libro premiato a Sambuca di Sicilia, “I totomè del barone”, che trattava anche il terribile incendio della chiesa madre di Ravanusa negli anni ’30.

Ritrovato pure il cadavere della moglie, Carmela Scibetta, anche se si attende ancora l’identificazione ufficiale.

Calogera Gioacchina Minacori, “Liliana”

La donna è la moglie di Calogero Carmina e madre di Giuseppe Carmina, gli ultimi due dispersi. Gli unici sopravvissuti all’esplosione sono due donne: Giuseppina Montana e Rosa Carmina, entrambe estratte dalle macerie nella tarda serata di sabato.

Le operazioni di ricerca andranno avanti fino al ritrovamento di tutti i dispersi. Dopo verranno rimosse le macerie e si tenterà di individuare il punto esatto della rottura della tubatura che ha causato la tragedia. E da si cercherà di risalire alle eventuali responsabilità. L’ipotesi è che vi sia stato un copioso accumulo sotterraneo di gas, ma non se ne conoscono ancora le cause.

Secondo quanto si apprende, è stata Luna, Labrador in dotazione ai vigili del fuoco, a segnalare la presenza delle vittime. Il cane, una femmina di sei anni che fa parte dell’Unità cinofila dei vigili del fuoco di Palermo, ha individuato subito un primo cadavere, aiutando nelle ricerche degli altri.

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