Etna, nuovo parossismo, con fontane di lava e cenere - QdS

Etna, nuovo parossismo, con fontane di lava e cenere

redazione web

Etna, nuovo parossismo, con fontane di lava e cenere

giovedì 01 Aprile 2021

L'Ingv parla di una nube eruttiva alta sette chilometri e due colate nella zona sommitale. Sette giovani salgono sul vulcano per vedere l'eruzione ma si perdono, salvati. GUARDA LA GALLERY

Nuova attività parossistica dalla notte scorsa sull’Etna, la diciassettesima dal sedici febbraio scorso, con fontane di lava ed emissione di cenere dal cratere di Sud est.

La nube eruttiva, stimano gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania, ha raggiunto un’altezza di circa settemila metri disperdendosi in direzione sud-sud-ovest.

L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta sull’attività dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa, rimasto operativo.

Due colate laviche

Per quanto riguarda le colate, è stato notato un trabocco lavico dall’ orlo orientale del cratere di Sud est che si espande nella parte alta della Valle del Bove.

Da una bocca attiva alla base meridionale dello stesso cratere c’è una debole attività esplosiva e l’emissione di una colata che avanza in direzione sud-sud-est, riversandosi nel settore occidentale della Valle del Bove.

Continua anche attività eruttiva negli altri crateri sommitali.

E’ stata, insomma, un’altra nottata di spettacolo, come dimostrano anche la bellissima sequenza di immagini che vi mostriamo, scattate da ieri sera a stamattina da Orazio Valenti, e questo ha fatto sì che alcune persone si avventurassero sul vulcano per assistere all’eruzione.

Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti

Si smarriscono su vulcano, salvati

Così, sette giovani delle province di Enna e Caltanissetta, si sono smarriti mentre nella zona Nord percorrevano la pista Altomontana, sentiero che collega i due versanti dell’Etna.

Per fortuna sono stati salvati dal Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass) e da militari del corpo forestale.

A lanciare l’allarme erano stati gli stessi giovani.

I tecnici della stazione Etna Nord del Sass hanno localizzato il gruppo tramite il sistema di rilevamento Sms locator, e attraverso indicazioni telefoniche li hanno indirizzati verso il rifugio Timparossa, dove hanno potuto trovare riparo in attesa dei soccorsi.

Le squadre d’intervento, raggiunta la zona del rifugio con i mezzi fuoristrada e a piedi nell’ultimo chilometro, a causa del percorso innevato, hanno ritrovato i ragazzi infreddoliti, ma in buone condizioni di salute.

I dati strumentali

Per quanto riguarda i dati strumentali, il tremore vulcanico resta su livelli molto alti.

Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di Sud est a una quota compresa tra 2.500 e 2.800 metri.

L’attività infrasonica è a livelli molto alti, caratterizzati da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere di sud-est. Una modesta variazione pari a circa 0.4 microradianti è visibile nelle serie temporali delle componenti X e Y del tilt della stazione di Cratere del Piano, mentre nessuna variazione significativa è presente nei dati della rete Gnss.

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