Europarlamento a favore di norme stringenti su giganti del web - QdS

Europarlamento a favore di norme stringenti su giganti del web

redazione

Europarlamento a favore di norme stringenti su giganti del web

giovedì 22 Ottobre 2020

Indicazioni per la legislazione al vaglio della Commissione europea: "Mantenere atteggiamento fermo e deciso nel progetto di legge atteso per dicembre"

Il Parlamento europeo si è pronunciato in favore di una regolazione più rigida per i giganti del web come Google e Facebook chiedendo alla Commissione europea di mantenere un atteggiamento fermo e deciso nel suo progetto di legge atteso per dicembre.

Tre testi hanno ottenuto la maggioranza dei voti degli eurodeputati in merito alla supervisione rafforzata delle grandi piattaforme del web. In particolare il dibattito si è concentrato sui social network utilizzati per diffondere messaggi di odio, come accaduto recentemente in Francia nell’assassinio di Samuel Paty.
“L’Europa farà più degli altri continenti per normare il mondo del web. Ma ancora vige il far-west. Non si combattono le attività illegali con lo stesso rigore del mondo reale”, ha denunciato l’eurodeputata Kris Peeters.

La Commissione europea sta lavorando su una nuova legislazione (“Digital Services Act” e “Digital Market Act”) che intende regolare e condannare la disinformazione su internet e i messaggi di odio imponendo regole di trasparenza e evitare posizioni dominanti nell’economia digitale.

Secondo i documenti trapelati nelle ultime settimane l’esecutivo europeo vuole limitare la potenza dei Gafa (acronimo per Google, Amazon, Facebook et Apple) e degli altri grandi gruppi essenzialmente americani. Tra le pratiche da vietare la pre-installazione di applicazioni su telefoni e computer, proporre prodotti del proprio gruppo prima di altri nelle ricerche o nei negozi online come Apple Store o Google Play.

Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea con delega alla Concorrenza ha dichiarato che le idee degli eurodeputati sono vicine a quelle dell’esecutivo.
“Fondamentalmente puntiamo agli stessi obiettivi. Dovremo dire alle grandi piattaforme che le cose devono cambiare”, ha affermato.

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