Ex Province, l'Ars incardina il Ddl sul rinvio del voto - QdS

Ex Province, l’Ars incardina il Ddl sul rinvio del voto

Raffaella Pessina

Ex Province, l’Ars incardina il Ddl sul rinvio del voto

giovedì 30 Gennaio 2020

Il testo prevede lo slittamento a ottobre delle elezioni di secondo livello. Seduta lampo ieri a Sala d’Ercole, aula rinviata al quattro febbraio per esaminare i ddl pronti per essere votati. Verrà data priorità a quelli che non prevedono spesa

PALERMO – Seduta lampo ieri pomeriggio all’Assemblea regionale siciliana.
Il presidente di turno, Roberto Di Mauro, ha letto il verbale della seduta precedente, come da regolamento, quindi ha comunicato il prossimo calendario d’Aula stabilito nel corso della conferenza dei capigruppo.

Sala d’Ercole tornerà a riunirsi martedì prossimo, 4 febbraio, alle 15, per esaminare i disegni di legge che sono stati esitati dalle commissioni di merito e pronti per l’esame dell’Aula.

Verrà data priorità a quelli che non prevedono spesa. Corsia preferenziale per il ddl sulle Province e per un altro testo sulla Crias che erano stati stralciati dal ddl sull’esercizio provvisorio e che sono stati incardinati ieri fissando il termine per la presentazione degli emendamenti.

Il documento che riguarda la riforma delle Province, mai portata a compimento, prevede il rinvio a ottobre delle elezioni di secondo livello nelle ex Province. Il voto, al momento, è previsto il 19 aprile.
Una situazione di incertezza, quella delle ex Province, che dura dal lontano 2013 quando a seguito della legge Delrio le Province si sarebbero dovute trasformare in Liberi consorzi.

Nessun problema per le altre regioni d’Italia che si sono adeguate. Al contrario, in Sicilia, la trasformazione degli enti è avvenuta subito ma senza criterio.

L’assenza di una adeguata legge di riforma delle Province ha trasformato questi enti in contenitori vuoti, causando il progressivo deterioramento di scuole e strade la cui manutenzione ricadeva tra le competenze riconducibili proprio agli enti locali intermedi.

A proposito di infrastrutture disastrate, Giorgio Assenza, di #Diventerà Bellissima e presidente dei Questori all’Assemblea regionale siciliana, ha depositato un disegno di legge che vuole l’istituzione di un Catasto regionale volto all’individuazione, al monitoraggio, alla manutenzione, all’eventuale recupero e alla manutenzione della rete viaria isolana di valenza storico-culturale. “Il ddl – ha detto Assenza – nasce per correre in aiuto di molte strade che da anni soffrono, per altro, il “balletto” dell’abolizione sì abolizione no delle province esse in larga parte, fino a poco tempo fa, responsabili dei lavori di mantenimento della viabilità rotabile. Le vie delle province siciliane, quelle della Targa Florio a Palermo, dei Templi ad Agrigento, delle strade di Montalbano nel ragusano, dei Mosaici per Enna, con le trapanesi vie del Sale e le Greco Romane nel territorio di Siracusa, accanto alle diffuse arterie Francigene e alle vie del Mare devono essere valorizzate in nome dell’interesse locale e della fruizione turistica”.

Assenza vuole individuare i possibili aiuti di Stato e dell’Unione europea per attuare la manutenzione delle cosiddette strade a fruizione limitata (per veicoli non a motore), promiscua o libera, operazione che porterà ad un incremento della domanda turistica. “Occorre promuovere, conclude Assenza – una fitta opera di informazione su queste strade-monumento che permettono a locali, visitatori e turisti, di guardare scenari mozzafiato dove …ogni metro merita una fotografia”.

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