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F1, caos al Gp di Ungheria, vince Ocon

Mai Esteban Ocon aveva vinto un Gp di Formula 1. Ugualmente inedita è stata la scena di Lewis Hamilton da solo sulla griglia, alla ripartenza dopo la sospensione della corsa, ignaro che alle sue spalle tutti gli altri avevano preso la via dei box per montare le gomme da asciutto.

E passerà alla storia di questo weekend anche la maglietta arcobaleno indossata da Sebastian Vettel durante l’inno ungherese, un gesto a difesa della comunità Lgbt colpita dalla legge del governo Orban, per il quale il tedesco è finito sotto investigazione.

La pioggia iniziale è stata insomma solo la prima variabile di una rocambolesca gara che manda tutti in vacanza con l’inglese di nuovo in testa al Mondiale.

Max Verstappen è sorpassato e con il morale giù, a pezzi come la sua Red Bull, fra le monoposto danneggiate dalla serie di incidenti alla prima curva innescati dal Valtteri Bottas, con uno sciagurato Lance Stroll che ha “giocato a bowling” con gli altri, per usare le parole di Charles Leclerc, messo subito fuori gioco in una domenica in cui la Ferrari ha sfiorato il podio con Carlos Sainz, quarto dopo essere partito quindicesimo.

Durante la pausa estiva il mondo della F1 sarà comunque agitato dalle polemiche, perché la penalità di cinque posizioni in griglia alla prossima corsa rifilata a Bottas e Stroll è considerata da molti lieve, soprattutto per Stroll.

“Una manovra che non ha senso per un pilota professionista”, la sferzata del team principal Ferrari, Mattia Binotto.