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Federalimentare: accelerare iter ratifica accordo Mercosur

Federalimentare: accelerare iter ratifica accordo Mercosur

Per avere delle sicurezze a fronte delle incertezze su dazi Usa

Roma, 7 nov. (askanews) – Accelerare l’iter di ratifica dell’accordo Ue-Mercosur vista la grande incertezza che regna sulla possibile evoluzione del caso dazi Usa. Lo chiede Federalimentare, il cui presidente Paolo Mascarino, spiega in una nota: “l’attualità ci impone di agire con prontezza. Pochi giorni fa, l’udienza sulla legittimità di dazi, presso la Corte Suprema degli Stati Uniti, non ha offerto alcuna garanzia immediata. Al contrario, ha aperto un prolungato orizzonte di rischio sistemico per il nostro export”.

Federalimentare chiede quindi al Governo e ai ministri Tajani, Lollobrigida e Urso “di agire con la massima celerità. È essenziale finalizzare l’accordo nel minor tempo possibile, nel primario interesse della difesa e della stabilità economica dell’Italia e dell’Europa”.

“L’attesa per la sentenza definitiva del massimo tribunale americano, che potrebbe impiegare molto tempo per raggiungere il verdetto, equivale a una paralisi insostenibile per il nostro settore. Per l’Italia, l’Accordo UE Mercosur rappresenta, in questo scenario, un imperativo strategico. È l’unica manovra disponibile a breve termine per costruire un canale vitale di diversificazione del rischio, con cui delineare un futuro di stabilità e crescita”.

Per Federalimentare, l’esperienza dell’accordo CETA con il Canada ne è la prova lampante. L’eliminazione dei dazi “ha portato il nostro export a registrare una crescita superiore al 96% a regime. Se con il Mercosur replicassimo questo successo, potremmo aumentare l’export alimentare di 400 milioni, passando dagli oltre 500 attuali a 800 milioni di euro. I numeri sono decisivi – spiega – ma l’accordo con Mercosur non significa solo espandere il mercato. Significa mettere in sicurezza i prodotti italiani verso 300 milioni di consumatori in un’area in forte crescita”.

L’intesa garantisce la protezione di 57 nostre DOP e IGP e “ci assicura un accesso preferenziale a materie prime fondamentali, di cui il nostro Paese non è autosufficiente. Solide clausole di salvaguardia – aggiunge – su richiesta del Governo Meloni a tutela del settore agroalimentare, scatterebbero in qualsiasi paese dell’UE qualora prodotti del Mercosur venissero venduti sotto costo. Inoltre, i prodotti importati devono essere pienamente conformi alle regole fitosanitarie europee”.