Cronaca

Donna uccisa a coltellate dal marito, “Non voleva fare sesso, ho avuto un raptus”

Ancora un altro femminicidio si è consumato nel 2021. La vittima è Natalia Kyrychoc, una donna di 61 anni di origini ucraine, uccisa ieri pomeriggio nel suo appartamento a Gradara, in provincia di Pesaro. A finirla il marito di 80 anni, Vito Cangini, che ha confessato l’omicidio. La donna, che viveva in Italia da circa 20 anni, lascia un figlio.

La ricostruzione dell’omicidio e il movente

Sul cadavere della 61enne diverse ferite di arma da taglio. Le indagini dei carabinieri si sono concentrate subito sul marito 80enne, che viveva con lei e che, dopo essere stato fermato, ha confessato l’omicidio.

Secondo alcune fonti, l’uomo avrebbe raccontato che la donna si sia rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui: “Me l’aveva promesso, avevo preso anche il viagra. Quando mia moglie ha detto di no mettendosi a dormire, non ci ho visto più”. I fatti sono accaduti nella notte tra il 25 e il 26 dicembre.

Il legale che assiste l’omicida parla di “un raptus improvviso scaturito dal rifiuto di avere rapporti intimi. Valuteremo se chiedere una perizia psichiatrica”. Dopo un matrimonio di 17 anni, l’ha uccisa con diverse coltellate al petto – con un coltello da cucina – e ha dormito con il suo cadavere in camera.

Una volta svegliatosi, ha fatto colazione ed è uscito a fare una passeggiata con il cane, come se nulla fosse successo. È tornato a casa, ha preparato e consumato il pranzo. Fino a quanto nel pomeriggio non ha deciso di confessare il terribile omicidio a un vicino di casa che, però, non ha voluto chiamare i carabinieri.
Allora ha confessato il delitto ad altri. A chiamare i militari, il ristoratore presso cui la moglie lavorava come cuoca.