Le strade di Mattia Binotto e della Ferrari si separano.
Dopo le voci trapelate nelle ultime settimane, a mancare ormai sarebbe soltanto l’annuncio ufficiale.
L’ingegnere italo-svizzero, entrato nell’azienda di Maranello come stagista 28 anni fa, nel 1995, fino a diventare prima direttore tecnico e poi team principal della Rossa, avrebbe deciso infatti di rassegnare le dimissioni.
Binotto sarebbe giunto alla decisione – che sembra irrevocabile – per la poca fiducia avvertita intorno a sè dal management durante la stagione 2022 appena trascorsa: i rapporti con il patron, John Elkann, sarebbero gelidi ormai da mesi.
Non sono bastate dunque le 4 vittorie e i 20 podi stagionali maturati dalla F1-75, con il secondo posto agguantato sia nella classifica piloti che nella graduatoria costruttori, per incassare di nuovo la fiducia dai veritici.
Al suo posto, in pole per prendere le redini della Scuderia Ferrari, c’è Frederic Vasseur, attuale tp di Alfa Romeo, primo “capo” di Charles Leclerc all’esordio in Formula 1 nel 2018 e socio da anni del manager del talento monegasco, Nicholas Todt.
L’annuncio dell’addio di Mattia Binotto, come detto, sarebbe ormai soltanto questione di ore.
La Ferrari si appresta, dunque, a ricominciare per l’ennesima volta: Vasseur sarebbe infatti il 5° team principal negli ultimi 9 anni di gestione (prima di lui Stefano Domenicali, Marco Mattiacci, Maurizio Arrivabene e, appunto, Mattia Binotto).