TRAPANI – Importante sensibilizzare la popolazione su patologie croniche, le cui cause non sono ancora note e per le quali ad oggi non esistono cure certe.
Ecco perché è attivo dallo scorso 15 gennaio, nell’ambulatorio di Terapia del dolore dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, uno sportello informativo sulla sindrome Fibromialgica. Tale iniziativa è il frutto di un accordo tra l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani e l’Associazione italiana sindrome fibromialgica (Aisf).
Ma cosa è la Fibromialgia? È una patologia caratterizzata da dolore muscolare diffuso, poliarticolare, vertebrale, toracico, associato ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria, alterazioni dell’umore, vulvodinia, parestesie sotto forma di formicolii diffusi a tutto il corpo o limitati agli arti, sensazione di punture di aghi, d’intorpidimento o di “addormentamento” di un arto, sensazioni anomale di freddo o di caldo intenso diffuse a tutto il corpo o agli arti, disturbi cognitivi.
Oltre al dolore cronico e agli altri sintomi invalidanti, concorre al disagio psichico del paziente la mancanza di organicità della malattia, cioè chi ne è affetto non può dimostrare la propria sofferenza, ed in tal modo si può non venire compresi e quindi cadere in depressione. Secondo quanto si legge nel comunicato dell’Asp di Trapani: “la patologia ha un’incidenza fra il 2% ed il 4% della popolazione e colpisce principalmente le donne (90%), con picchi d’insorgenza nelle fasce di età tra i 25 e i 35 anni e tra i 45 e i 55 anni”.
Per quanto riguarda la terapia, secondo quanto scritto dalla Fondazione Umberto Veronesi, questa si realizza con la combinazione di terapie farmacologiche e trattamenti meno convenzionali (agopuntura, balneoterapia, ipnoterapia, esercizi aerobici). Lo sportello informativo all’interno dell’ospedale trapanese è attivo dalle 15 alle 17 nelle seguenti date: martedì 18 febbraio; mercoledì 25 marzo; mercoledì 22 aprile; mercoledì 20 maggio; mercoledì 10 giugno; mercoledì 16 settembre; mercoledì 14 ottobre; mercoledì 18 novembre; mercoledì 16 dicembre 2020. Importante prevenire e curare, ma senza la giusta informazione si può arrivare a sottovalutare un problema che può mettere a rischio la nostra salute.