“Il
Governo italiano continua ad essere assente ingiustificato nella gestione
dell’immigrazione irregolare e nella tutela delle donne vittime di violenza,
fisica e psicologica. L’ennesima dimostrazione di questa latitanza ha come
protagonista una operatrice socio sanitaria di Foggia, Stefania Buonpensiero,
aggredita e pestata a sangue da un extracomunitario irregolare del Mali, senza
fissa dimora, che all’interno di un patronato della città pugliese l’ha colpita
con pugni e calci, mandandola in ospedale con una prognosi di trenta giorni,
colpevole solo di avergli chiesto di indossare la mascherina”. Lo afferma l’europarlamentare
della Lega Luisa Regimenti, che aggiunge: “Ma dove sono finiti tutti
i progetti sbandierati in pompa magna dall’Esecutivo e che avrebbero dovuto
sostenere le donne vittime di brutalità e di inciviltà? Ricordo, tra l’altro,
che l’eliminazione della violenza contro le donne è tema centrale dell’Agenda
2030 per lo sviluppo sostenibile”.
“Auguro
a Stefania Buonpensiero, da parte mia e della Rete europea delle donne, una
pronta guarigione e di ritornare presto a svolgere il suo lavoro con il
coraggio e la forza dimostrati” conclude l’esponente leghista.