Fondi Ue per l’ambiente, ad Acireale il progetto degli studenti “torrentoni” - QdS

Fondi Ue per l’ambiente, ad Acireale il progetto degli studenti “torrentoni”

redazione

Fondi Ue per l’ambiente, ad Acireale il progetto degli studenti “torrentoni”

mercoledì 29 Aprile 2020

Gli alunni dell’Archimede hanno acceso i riflettori sul torrente “Lavinaio-Platani”

ACIREALE – Sviluppare la cittadinanza attiva, con le varie competenze civiche, fa parte degli obiettivi strategici per la cooperazione europea nell’istruzione e nella formazione di Green Deal per uno sviluppo basato sui principi della sostenibilità e dell’economia, dove un ruolo importante è dato dalla Digital Transformation e dalle imprese che dovranno pensare ad investimenti nel pieno rispetto del clima e dell’ambiente.

Su questa linea, nell’ambito dall’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, un gruppo di studenti delle classi IV A e IV D del liceo scientifico Archimede di Acireale ha maturato il progetto sull’utilizzo dei fondi strutturali europei in materia di tutela ambientale. Gli studenti, autodefinitosi torrentoni – termine coniato dalla crasi delle parole torrente, terroni e polentoni per sdoganare vecchi dissapori tra nord e sud d’Italia – hanno posto l’attenzione sugli investimenti di mitigazione del rischio idrogeologico del torrente Lavinaio-Platani, che per un lungo tratto del suo percorso scorre ad Acireale, e sui motivi per i quali non è ancora avvenuta la completa realizzazione del progetto, stimata entro l’anno.

Il corso d’acqua, passato alla cronaca per la morte di tre persone durante le esondazioni da nubifragio tra il 1993 e il 1998, è stato al centro dei lavori degli studenti che hanno chiesto direttamente agli addetti ai lavori costo del progetto, notizie su tempi di realizzazione, pagamenti e deciso di effettuare un monitoraggio civico. Oltre alle vasche di laminazione, già realizzate per contenere il flusso delle acque, occorrono una serie di manutenzioni programmate e la costruzione di un sistema di misurazione del livello idrometrico; strumento già adottato dal confinante comune di Aci Catena, anch’esso interessato negli anni dall’esondazione del corso d’acqua.

Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha sollecitato il team dei giovani a “collaborare, trovare una loro identità e sentirsi membri di un’Europa che guarda sempre più ad una politica di coesione e di sostenibilità, non per far crescere la ricchezza di un Paese, ma per creare il giusto equilibrio di democraticità, che non metta a rischio i sistemi sociali”.

La dottoressa Ferrantelli, coordinatrice del progetto proietta i giovani in “un mondo del lavoro che terrà conto dei finanziamenti della Green Deal, già previsti nel bilancio di programmazione 2021-2027 dall’Unione Europea. Futuro che – aggiunge – vedrà l’impiego di tecnologie pulite, trasporti più intelligenti, migliore qualità degli alimenti e definizioni di standard globali sul tema dell’impatto ambientale”.

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