Sulla Guri n. 247 del 6 ottobre il decreto del Mit con la ripartizione regionale dei 140 milioni stanziati in Italia. Destinatari i soggetti che hanno subito una riduzione del reddito Irpef almeno pari al 20% a causa del Covid
PALERMO – In arrivo dieci milioni di euro per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione in Sicilia. A tanto ammonta la ripartizione del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione destinata alla nostra regione, secondo quanto disposto dal decreto dello scorso 12 agosto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, pubblicato sulla Guri numero 247 del 6 ottobre.
È complessivamente pari a 140 milioni di euro l’ammontare stanziato per le venti regioni italiane. Queste risorse si affiancano a quelle del Fondo inquilini morosi incolpevoli (complessivamente 60 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro per la Sicilia) e ampliano l’accesso ai contributi ai soggetti in possesso di un indice della situazione economica equivalente non superiore ai 35 mila euro.
In particolare, i potenziali beneficiari devono presentare un’autocertificazione in cui dichiarino di aver subito una perdita del proprio reddito Irpef superiore del 20% nel periodo compreso tra marzo e maggio 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e, di conseguenza, non dispongono di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e degli eventuali oneri accessori.
Queste quote, dunque, permetteranno di intervenire sui contesti sociali più fragili per alleggerire e supportare tante persone e tante famiglie che con la pandemia hanno vissuto e vivono tutt’ora una situazione economica di grande disagio e incertezza.
Le risorse stanziate dal decreto in questione possono essere utilizzate anche per sostenere le iniziative intraprese dai Comuni e dalle Regioni attraverso la costituzione di agenzie, istituti per la locazione o Fondi di garanzia, tesi a favorire la mobilità nel settore della locazione anche di soggetti non più in possesso di requisiti di accesso all’edilizia residenziale pubblica attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione a canone concordato.
D’altra parte, i percettori di reddito di cittadinanza con quota destinata all’affitto non potranno beneficiare anche di questi contributi, in quanto la misura non risulta “cumulabile”.
Nel caso in cui le Regioni avessero già avviato misure di sostegno all’affitto riconducibili all’emergenza sanitaria da Coronavirus, le risorse destinate potranno comunque essere attribuite ed andranno ad integrare le predette misure.
È compito delle Regioni attribuire ai Comuni le risorse assegnate. Questi ultimi definiscono la graduatoria tra i soggetti in possesso dei predetti requisiti. Regioni e Comuni, inoltre, devono inviare entro il 31 dicembre 2020 al Mit in ordine alle modalità adottate per il trasferimento dei Fondi ai Comuni, alle procedure e ai requisiti individuati per l’assegnazione dei contributi spettanti e al fabbisogno riscontrato nell’intero territorio regionale.
Infine, il decreto in questione prevede anche uno stanziamento del valore di venti milioni di euro, destinati agli studenti fuori sede residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l’immobile locato. Relativamente a questa fattispecie, ammonta a 1,4 milioni di euro la somma riservata alla nostra regione.
