Formazione, sinergia tra le parti e regole certe per la vigilanza - QdS

Formazione, sinergia tra le parti e regole certe per la vigilanza

redazione

Formazione, sinergia tra le parti e regole certe per la vigilanza

giovedì 25 Aprile 2019

Politiche per la formazione, rafforzamento dei rapporti istituzionali, regole certe per il settore della vigilanza. Tre le linee di indirizzo strategiche che guideranno l’attività della sezione “Sicurezza privata” di Confindustria Catania che ha appena rinnovato i suoi vertici eleggendo alla presidenza Simona Ribera, amministratore di Mondiapol Italia, società attiva nel settore della Security, insieme a Carmelo Stivala (Securitas Italia), nel ruolo di vice presidente vicario, e Salvo Tomarchio (Europolice), componente del consiglio direttivo.
“In un settore in cui il rapporto di fiducia tra azienda e cliente riveste un ruolo cruciale – spiega la neo presidente Ribera – fornire le giuste competenze agli operatori che si interfacciano con l’utente finale è essenziale. Per questo una delle attività che metteremo in campo sarà la promozione di iniziative di formazione capaci di assicurare al comparto competenze e professionalità adeguate”.
E in questa cornice si inquadra anche la necessità di instaurare collaborazioni e relazioni più strette con il territorio: “La sinergia tra le forze dell’ordine e gli operatori privati – prosegue Ribera – può portare ad una maggiore percezione della sicurezza da parte di cittadini e imprese. Ad esempio, il personale degli istituti di vigilanza adibito al controllo degli esercizi commerciali può fornire informazioni e segnalazioni in tempo reale, consentendo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. In questo senso, daremo la nostra più ampia disponibilità a Prefettura e Questura, nell’ambito dei rapporti istituzionali che contraddistinguono l’azione di Confindustria, in merito alle sinergie che si riterranno più utili”. Ma c’è anche l’impegno a mettere in luce i fattori critici del comparto: “Sono tante le aziende che con politiche volte al risparmio operano con uomini e mezzi non adeguati. Una situazione questa frutto anche della liberalizzazione incontrollata del mercato, che ha determinato il proliferare di pratiche scorrette a danno delle imprese sane. La nostra azione sarà volta al contrasto delle condotte irregolari e per il rispetto delle norme di settore che sono il fondamento di una corretta competizione”.

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