GELA (CL) – Ancora una volta, il territorio gelese si è guadagnato il titolo di pattumiera della Sicilia. Nei giorni scorsi, infatti, il dirigente generale del Dipartimento Acqua e rifiuti della Regione, Calogero Foti, ha emesso una direttiva con cui ha confermato che nella discarica pubblica gelese potranno essere accolte fino a 950 tonnellate di rifiuti al giorno, alleggerendo così la crisi che sta interessando molte zone della Sicilia.
Una decisione che ha scatenato nuove polemiche, anche perché per l’ennesima volta il territorio è stato tirato in ballo per trovare una soluzione al problema dei rifiuti siciliani. Il dato oggettivo è che l’emergenza c’è e l’immondizia da qualche parte deve essere conferita.
“Ancora una volta – ha detto il sindaco Lucio Greco – siamo costretti a spiegare che nessuno vuole venir meno al principio di solidarietà con le città della Sicilia che conferiscono in discariche in difficoltà, ma esistono anche le esigenze dei comuni del nostro Ambito di non essere costretti, una volta esaurita la discarica di Timpazzo, a trasferire i rifiuti lontano dalla Sicilia, con tutti i costi e i disagi che ne derivano, e penso siano altrettanto legittime”.
“Per l’ennesima volta – ha concluso il primo cittadino gelese – dev’essere il nostro territorio a salvare la Sicilia da un’emergenza rifiuti in piena estate. Si parla addirittura di diffide, ma nessuno può andare contro il Tar, neanche la Regione. E il Tar ha sospeso la possibilità di conferire senza limiti. Pertanto, voglio capire, alla luce di questa nuova situazione di emergenza, cosa vuole fare la Srr, come si vuole muovere e se sta facendo rispettare l’ordinanza”.
“Voglio sapere – ha concluso Greco – se il soggetto gestore degli impianti abbia adeguatamente vigilato, garantendo le esigenze dei territori dei comuni soci ed evitando il continuo andirivieni di grossi tir stracolmi di spazzatura altrove impediti”.