Gelosia, ferimenti e minacce. Un fermo e un arresto nel Catanese - QdS

Gelosia, ferimenti e minacce. Un fermo e un arresto nel Catanese

redazione web

Gelosia, ferimenti e minacce. Un fermo e un arresto nel Catanese

sabato 04 Luglio 2020

In due Comuni distanti poche centinaia di metri, Biancavilla e Adrano, un uomo è stato accoltellato per motivi passionali mentre entrava in un panificio e l'ex marito di una donna è stato arrestato dopo averla minacciata di morte. Per gelosia

Un uomo di 46 anni è stato accoltellato alla schiena con un taglierino mentre entrava in un panificio a Biancavilla, nella zona Pedemontana dell’Etna, a una trentina di chilometri da Catania.

L’uomo è stato trasportato nel locale ospedale di Biancavilla e i Carabinieri hanno individuato l’autore del ferimento un uomo i 45 anni, fermato per tentativo di omicidio.

Il presunto feritore, fuggito, è stato catturato ad Adrano, un Comune a poche centinaia di metri da Biancavilla, dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò coadiuvati dai colleghi della Stazione di Biancavilla.

Perquisito, è stato trovato in possesso del taglierino, che è stato sequestrato.

Alla base del gesto ci sarebbero motivi di natura passionale.

Perseguita l’ex moglie per gelosia, arrestato

E sempre ad Adrano, un giovane di 29 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della ex moglie, che per gelosia già aveva vessato per anni.

A denunciarlo è stata la vittima.

Prima della separazione, secondo quanto accertato, aveva fatto vivere la donna in una condizione di tensione e di paura minacciandola e controllandola negli spostamenti e negli incontri con i parenti o con le amiche.

Frequenti le liti tra i coniugi.

Dopo una minaccia di morte era stato necessario l’intervento della Polizia di Stato.

Dopo la separazione, l’uomo, non accettando il fatto di non poter più tenere sotto controllo l’ex moglie, ha cominciato a perseguitare lei e chi le stava vicino.

Pedinamenti, scenate di gelosia e messaggi intimidatori hanno provocato un disagio psicologico nella donna, che lo ha denunciato.

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