Sicilia

Gestione rifiuti in Sicilia, il “campo largo” rischia di finire nei termovalorizzatori

Le prove tecniche nazionali per costruire una forza politica capace di contendere la maggioranza all’alleanza di centrodestra, il cosiddetto “Campo largo”, affrontano in questo momento due aspetti critici difficili da appianare. Per l’accordo nazionale c’é di mezzo in primis Matteo Renzi, al quale il Partito Democratico pare realmente disposto ad aprire la porta, e per quello siciliano si frappongono i termovalorizzatori.

In entrambi i casi, il veto, categorico ed irrevocabile, arriva dal Movimento 5 stelle. Gli impianti per la termovalorizzazione dei rifiuti si presenta adesso alla porta di PD e M5S, che a loro volta hanno da appianare qualche scaramuccia interna, con il prossimo congresso nazionale dei dem e tutte le sue correnti da una parte e le divergenze tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo in ambiente pentastellato.

Gestione rifiuti in Sicilia, la benedizione del ministro ai termovalorizzatori

Nei mesi scorsi, in varie occasioni, dal pulpito di Sala d’Ercole, all’Assemblea Regionale Siciliana, qualche parlamentare PD e M5S aveva fatto riferimento al merito del governo Schifani d’aver costruito – suo malgrado – una opposizione coesa, con sintonia di intenti e vedute tra i partiti che la compongono. Adesso, però, arriva la prova del fuoco con i forni dei termovalorizzatori cui il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, il forzista Gilberto Pichetto Fratin, ha dato ieri al Marina Yachting di Palermo per il Forum Risorsa Mare la propria benedizione. “La Sicilia si doterà presto dei termovalorizzatori”, ha detto ieri il ministro ricordando che il commissario nominato dal governo, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, “sta andando avanti con il piano rifiuti”.

Gestione rifiuti in Sicilia, M5S e termovalorizzatori sono incompatibili

Il categorico No ai termovalorizzatori è uno dei punti cardine del programma politico del Movimento 5 Stelle sin dalla sua nascita, ed il gruppo M5S all’ARS non verrà meno a questo impegno preso con i propri elettori. Diversa è la posizione del Partito Democratico, il cui presidente Stefano Bonaccini, alla festa dell’Unità ieri a Palermo, ha ricordato che da presidente della Regione Emilia-Romagna ha beneficiato della presenza di questi impianti spegnendone un paio grazie all’ottimizzazione gestionale dell’indifferenziata nel corso del suo governo.

Gestione rifiuti in Sicilia, Bonaccini stiletta i Cinque Stelle ricordando Virginia Raggi

A Palermo, il presidente del PD ha ricordato “una cosa clamorosa” occorsa quando era presidente della Regione e della capitale era sindaca la pentastellata Virginia Raggi: “Mi arriva la richiesta dall’azienda pubblica di Roma di ricevere prima di natale i rifiuti da Roma perché avevano i sacchetti per strada. Accettiamo, per un tempo congruo, non replicabile, poche quantità per dare una mano – perché mi sento italiano prima che romagnolo! – e mi ritrovo i Cinque Stelle della mia regione che mi hanno attaccato perché volevo prendere i rifiuti da un’altra regione quando me li aveva chiesti direttamente la sindaca del Movimento 5 Stelle di quella regione”.

Gestione rifiuti in Sicilia, per il PD via libera ai termovalorizzatori in Sicilia

La morale della linea Bonaccini/PD sulla questione termovalorizzatori non tarda a proporla lo stesso presidente dem appena dopo l’aneddoto offerto alla platea: “Quindi, se noi non vogliamo non avere gli impianti per poi lavarci la coscienza mandando i rifiuti, perché c’é qualcun altro che deve prendere la vostra spazzatura, per me anche no e anche basta! Ognuno deve arrivare alla capacità dell’autosmaltimento regionale. Serve un paese che faccia investimenti sulle nuove politiche energetiche”. La serata di Bonaccini è stata poi chiusa dallo stesso presidente ed europarlamentare con un inciso sul tema: “Se invece dell’ideologia ci mettiamo il buonsenso e il pragmatismo … La transizione va fatta con gradualità”.

Gestione rifiuti in Sicilia, i lavori all’ARS per gli impianti, per Palermo si guarda a Bellolampo

Martedì, in IV commissione ambiente, territorio e mobilità, si discuterà di il posizionamento di un inceneritore a Palermo – nel sito di Bellolampo – e del “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (Stralcio rifiuti urbani)”. Procedono pertanto, come affermato ieri a Palermo dal ministro Pichetto Fratin, i lavori per il piano di gestione dei rifiuti siciliani improntati sullo smaltimento mediante termovalorizzatori le cui coperture sono già state stanziate con gare previste per 800 milioni di euro.

La prima tranche prevede la costruzione di due impianti, come aveva già annunciato Palazzo d’Orleans a marzo: “I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del Piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania”. Nel frattempo, in IV commissione verranno sentiti martedì il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, l’assessore regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità Giovanni Di Mauro, e dirigenti e associazioni ambientaliste varie.

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