Giappone alla conquista delle lune di Marte - QdS

Giappone alla conquista delle lune di Marte

redazione

Giappone alla conquista delle lune di Marte

sabato 07 Marzo 2020

Autorizzata la missione Mmx, che punta a lanciare una sonda su Phobos e Deimos

TOKYO – Il governo giapponese ha autorizzato la prosecuzione dello sviluppo della missione Mmx (Martian moon exploration) che punta a lanciare una sonda verso le lune marziane Phobos e Deimos, atterrare sulla prima e raccogliere un campione di almeno dieci grammi da riportare sulla Terra.

Il responsabile del progetto Yasuhiro Kawakatsu ha tenuto nei giorni scorsi una presentazione al ministero giapponese per l’Istruzione, la Cultura, lo Sport, la Scienza e la Tecnologia (Mext) delineando la valutazione effettuata per la transizione della missione dalla fase pre-progettuale a quella progettuale che ha tenuto conto di diversi elementi come obiettivi scientifici, criteri di successo, sistema di attuazione, piano finanziario, pianificazione e identificazione dei rischi e contromisure. Il team ora si concentrerà sullo sviluppo di hardware e software di missione.

Il veicolo spaziale Martian moon exploration, si legge sul sito della missione, ha una data di lancio prevista nel 2024. Phobos è stato selezionato per le operazioni di superficie, con l’astronave in atterraggio per diverse ore per raccogliere un campione di almeno dieci grammi usando un carotatore in grado di raccogliere materiale da almeno due centimetri sotto la superficie della luna. La navicella spaziale lascerà quindi il sistema marziano e riporterà il campione sulla Terra, completando il primo round trip per il sistema marziano.

Con diametri rispettivamente di 23 km e 12 km, Phobos e Deimos assomigliano agli asteroidi e potrebbero essere stati catturati dalla gravità di Marte mentre erano sparpagliati verso l’interno dalla cintura di asteroidi. In tal caso, la coppia sarebbe una capsula per il trasporto dell’acqua attraverso la porta di Marte verso i pianeti terrestri. In alternativa, le lune potrebbero essersi formate durante un impatto gigantesco con Marte. Entrambe le possibili origini forniranno indizi su come l’acqua sarebbe arrivata ai pianeti interni.

Phobos e Deimos sono stati considerati come una possibile base umana nel sistema marziano. Il veicolo spaziale Mmx testerà e dimostrerà la tecnologia necessaria per entrare e uscire dal pozzo gravitazionale di Marte, atterrare e navigare sulla superficie di corpi a bassa gravità, dispiegare attrezzature per compiti come il campionamento della superficie, misurare la radiazione.

La missione vede la collaborazione di diversi partner. Degli undici strumenti a bordo della missione, quattro sono forniti da partner internazionali, in particolare da Nasa (Usa), Esa, Cnes (Francia) e Dlr (Germania).

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