Cronaca

Giornalisti, Orazio Aleppo nuovo segretario di Assostampa Catania

Orazio Aleppo, 51 anni, caposervizio della Rai è il nuovo segretario provinciale dell’Assostampa, il sindacato dei giornalisti italiani. E’ stato eletto per acclamazione nel corso dell’Assemblea svoltasi nella sede delle Ciminiere al posto del dimissionario Daniele Lo Porto.

Pronti alle denunce penali

“Le testimonianze dei colleghi in quest’assemblea – ha detto Aleppo dopo l’elezione – hanno tracciato un quadro desolante della situazione della professione giornalistica a Catania. Occorre ripartire dal dialogo nel sindacato e far sì che questo torni a essere un baluardo nella difesa dei diritti dei giornalisti e imponga il rigido rispetto delle regole a editori ed enti locali anche con il ricorso alle denunce penali”.

Segreteria allargata per recuperare il tempo perduto

“Per recuperare il troppo tempo perduto – ha aggiunto – mi avvarrò di una segreteria allargata che agisca su ambiti tematici e che consenta di rendere più veloce e incisiva l’azione del sindacato. All’interno del nostro sindacato, a livello regionale e nazionale, puntiamo a restituire a Catania quel ruolo propulsivo e di riferimento che ha sempre avuto. Inoltre dovremo avviare un’opera di ricucitura con i colleghi, soprattutto i più giovani, e fare fronte comune contro chi sfrutta i giornalisti”.

Gli auguri della Uil

“Al nuovo segretario provinciale dell’Assostampa, buon lavoro. E, se vorrà, buon lavoro in comune con noi per affrontare le sfide più impegnative: quelle contro criminalità organizzata, malapolitica e malaburocrazia che condannano questa terra al regresso”.

Lo ha scritto la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, in un messaggio di “felicitazioni e in bocca al lupo” indirizzato a Orazio Aleppo, neo segretario provinciale di Catania di Assostampa.

“Anche oggi, come in occasione del graditissimo invito a una vostra assemblea – aggiunge la sindacalista – voglio ribadire la gratitudine ai giornalisti catanesi che con passione e sofferenza lottano quotidianamente per affermare la cultura dei diritti e dei doveri”.

“Con voi – ha concluso Enza Meli – possiamo avere voce e alzare la voce. Catania ne ha un disperato bisogno”.