Ben 163 episodi, secondo il Rapporto del Servizio analisi criminali del Ministero dell’Interno: nel 2020 +87% i casi. L'Isola al secondo posto in Italia
PALERMO – Il numero degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti continua a crescere.
Se nel 2019 l’incremento registrato era il 19%, nel 2020 la percentuale è salita addirittura al 87%, con 163 episodi individuati contro gli 87 dell’anno precedente.
È quanto si evince dal rapporto del Servizio analisi criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che colloca la Sicilia tra le regioni più colpite dal fenomeno.
L’isola infatti occupa la seconda posizione, con 27 casi censiti, davanti al Lazio a quota 52. A seguire, Campania (19), Calabria (12) e Lombardia (11).
Un importante balzo in avanti se si pensa che solo due anni fa i casi siciliani erano solo 8 e che la Sicilia si trovava dietro queste regioni.
Stessa dinamica anche a livello provinciale …