Una tappa all’insegna della storia, della cultura e della passione. Si è chiusa con successo la trentesima edizione del Giro di Sicilia, tappa inaugurale della nuova serie “ASI Circuito Tricolore” che ha visto la partecipazione di oltre 120 equipaggi provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Organizzato dal Veteran Car Club Panormus, il Giro di Sicilia rievoca l’antica corsa inventata da Vincenzo Florio nel 1912 con l’obiettivo visionario di usare le competizioni motoristiche per far conoscere l’isola e il suo territorio. A distanza di quasi cento anni, questa mission è perseguita dal Veteran Car Club Panormus e dagli altri club siciliani federati ASI, promotori di cultura attraverso la passione per il motorismo storico.
Il Giro di Sicilia 2021 ha preso vita dal Parco di Villa Airoldi, sede dell’omonimo Golf Club nel cuore di Palermo, da dove è partito il prologo con la classica salita al Monte Pellegrino, teatro di una cronoscalata (anch’essa inventata da Vincenzo Florio, nel 1908) disputata fino agli anni ’90.
Oltre ai luoghi di interesse internazionale come Cefalù, Taormina, Etna, Caltagirone, Agrigento, Scala dei Turchi e Gibellina, il lungo percorso ha previsto i passaggi in altri siti unici quali Sant’Agata di Militello, Capo d’Orlando, Floresta (il comune più alto della Sicilia incastonato sui Monti Nebrodi), Randazzo, Piedimonte Etneo, Giardini Naxos, Taormina, l’Etna, Grammichele, Porto Empedocle, Partanna e Alcamo. Quasi un periplo completo dell’Isola per un’immersione nei suoi mille colori e nella sua secolare cultura.
L’edizione del trentennale ha previsto l’istituzione di alcuni trofei degni di nota. Ad esempio, quello dedicato alla “madrina” del Giro di Sicilia, Costanza Afan De Rivera Costaguti, discendente di Florio scomparsa nel settembre 2020, consegnato all’ultimo, appassionato erede della famiglia, Tommaso Gasparri Zezza: 12 anni di entusiasmo per i motori e per le imprese del prozio Vincenzo.
Poi la “Targa La Motta”, in memoria del celebre pilota e organizzatore del “Giro” nei primi anni del dopoguerra: viene assegnata ad un’auto di quell’epoca, come l’Alfa Romeo 1900 Super di Alberto Cecchi premiata quest’anno. Il premio di eleganza intitolato “La Sicilia dei Florio” è andato invece alla Jaguar MK IV (1948) dei fratelli Gaetano e Angelo Ciriminna.
Il Giro di Sicilia mantiene la sua tradizione competitiva anche in queste edizioni rievocative (la prima risale al 1989) dove gli equipaggi affrontano una serie di prove di abilità cronometrica che premiano i più precisi nei passaggi: al termine delle 63 prove allestite sulle strade del “Giro”, sono risultati vincitori Salvatore Galioto e Pinuccia Paviera su Opel Kadett SR del 1977.
ASI Circuito Tricolore, che gode del patrocinio del Ministero del Turismo, proseguirà in Umbria da venerdì a domenica con la 32esima edizione della Coppa della Perugina.
Le dieci manifestazioni che compongono ASI Circuito Tricolore promuovono la conoscenza e la valorizzazione dei territori italiani attraverso il motorismo storico dinamico, abbinato alle eccellenze del made in Italy, come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere.
I prossimi appuntamenti saranno la Leggenda di Bassano (24-27 giugno), il Circuito di Avezzano (2-4 luglio), il Palio del Golfo e Sidecar (30 luglio-primo agosto), il Circuito del Chienti e Potenza (28-29 agosto), la Settimana Motoristica Bresciana (3-5 settembre), la Vernasca Silver Flag (10-12 settembre), il Giro Motociclistico di Sicilia (30 settembre-3 ottobre) e la Rievocazione Storica del Gran Premio di Bari (8-10 ottobre).