Gli effetti del Covid-19 sulla criminalità, furti in stazioni e sui treni in calo del 94% - QdS

Gli effetti del Covid-19 sulla criminalità, furti in stazioni e sui treni in calo del 94%

redazione

Gli effetti del Covid-19 sulla criminalità, furti in stazioni e sui treni in calo del 94%

martedì 02 Giugno 2020

ROMA – Praticamente azzerata la delittuosità in ambito ferroviario nei primi 5 mesi dell’anno. Complice il lockdown in particolare i furti nelle stazioni e sui treni hanno fatto registrare un calo del 94% rispetto allo scorso anno, con il passaggio da 504 a 36 eventi.

La Polizia Ferroviaria impegnata in modo significativo nei controlli durante le varie fasi dell’emergenza, ha effettuato 85.775 servizi di vigilanza nelle stazioni, 10.068 i servizi a bordo treno, per un totale di 21.064 treni scortati. Sono stati 5.221 i servizi antiborseggio. 927.359 le persone identificate, di cui 278 arrestati e 4.860 indagati. 816 gli stranieri colti in posizione irregolare. 181 sono i minori non accompagnati rintracciati nei primi cinque mesi dell’anno dalla Polizia Ferroviaria e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. Anche in questo ambito le limitazioni negli spostamenti ha inciso significativamente facendo segnare una flessione del 37% (lo scorso anno i rintracci erano stati 289).

I motivi degli allontanamenti sono tra i più vari: per lo più si tratta di allontanamenti da case famiglia o conseguenti a scappatelle adolescenziali, fughe d’amore, problemi in famiglia per brutti voti o litigi, disagi psicologici. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria la Polizia Ferroviaria ha intensificato l’attività di monitoraggio e di verifica delle disposizioni per il contenimento del virus: sono stati 829.984 i viaggiatori controllati e 6.821 le sanzioni applicate (0,8 è la percentuale dei trasgressori).

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