Gb, Johnson fa dietro-front “Multe e carcere per chi rifiuta la quarantena” - QdS

Gb, Johnson fa dietro-front “Multe e carcere per chi rifiuta la quarantena”

Gabriele DAmico

Gb, Johnson fa dietro-front “Multe e carcere per chi rifiuta la quarantena”

martedì 17 Marzo 2020

Uno studio del Phe rivela: “In ospedale finiranno quasi otto milioni di persone”. Il Governo ha pubblicato i “Regolamenti 2020 sulla protezione della salute”

LONDRA – Secondo gli ultimi aggiornamenti del ministero della Sanità britannico, che risalgono a ieri, lunedì 16 marzo, il numero totale di persone positive al Coronavirus è salito a 1.543 e tra questi ci sono anche diversi esponenti politici.”Gli inglesi si preparino a perdere i loro cari”, aveva detto qualche giorno fa il premier britannico, Boris Johnson, durante un’agghiacciante discorso sulle decisioni prese dal Governo riguardo la pandemia da Coronavirus. Non è passata nemmeno una settimana e il premier ha già il primo dietro-front con la pubblicazione, sul sito del Governo, dei “Regolamenti 2020 sulla protezione della salute (Coronavirus)”.

Adesso, gli inglesi con più di settant’anni dovranno fronteggiare fino a quattro mesi in isolamento personale e i cittadini rischiano la reclusione o fino a mille sterline di multa se rifiutano il tampone o la messa in quarantena per sospetto Coronavirus. Inoltre, alla polizia, sia in Inghilterra che in Galles, saranno dati in settimana i “poteri di emergenza” che consentono di usare una forza ragionevole per trattenere le persone che sono a rischio di contagiare altre. I regolamenti stabiliscono, inoltre, che le persone sospettate di avere la malattia possono essere detenute per un massimo di 14 giorni in un ospedale sicuro o in un altro luogo adatto. Se fuggono, possono essere prese in custodia prima di essere riportati in detenzione o in isolamento.

Insieme a queste misure arriva anche l’appello del Governo a diversi gruppi industriali per contrastare la pandemia. Boris Johnson, infatti, ha contattato una serie di gruppi del manifatturiero, da Jbc a Dyson, ma anche Ford, Honda e Rolls Royce, per chiedergli di convertire parte della produzione verso l’allestimento di respiratori, cruciali per coloro che finiscono in terapia intensiva a causa del Coronavirus. Parallelamente, il Governo britannico sta richiamando in servizio medici pensionati e si inizia a pensare di utilizzare alcuni alberghi dove allestire strutture di trattamento ospedaliero.

Questo cambio di passo del primo ministro britannico è stato accompagnato dalla pubblicazione di uno studio della Sanità pubblica inglese (Phe), destinato ai vertici dell’Nhs e che il “The Guardian” ha svelato. Secondo questo documento l’epidemia di Coronavirus nel Regno Unito potrebbe durare fino alla primavera del 2021 e potrebbe contagiare circa l’80% della popolazione, portando al ricovero ospedaliero di quasi otto milioni di persone. Secondo i vertici della sanità inglese, questa situazione causerà un enorme sovraccarico per un servizio sanitario nazionale già al limite.

Il professor Chris Whitty, il principale consulente medico del governo, aveva precedentemente descritto questa cifra come lo scenario peggiore e suggerito che il numero reale risulterà inferiore. Tuttavia, il documento chiarisce che quattro cittadini su cinque “dovrebbero” contrarre il virus. “Si prevede che l’80 per cento della popolazione – si legge sul documento – sarà contagiato dal Covid-19 nei prossimi dodici mesi e fino al 15 per cento (7,9 milioni di persone) potrebbe richiedere il ricovero in ospedale”.

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