Green pass, allarme tamponi, "Ne servono 8 milioni a settimana" - QdS

Green pass, allarme tamponi, “Ne servono 8 milioni a settimana”

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Green pass, allarme tamponi, “Ne servono 8 milioni a settimana”

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mercoledì 13 Ottobre 2021

"L'attuazione del green pass obbligatorio non ha avuto l'effetto di un aumento delle vaccinazioni come speravamo", ha detto il presidente Gimbe Nino Cartabellotta

“L’attuazione del green pass obbligatorio non ha avuto l’effetto di un aumento delle vaccinazioni come speravamo, sono aumentati caso mai esponenzialmente i tamponi antigenici”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, a due giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per lavoratori pubblici e privati.

“Abbiamo calcolato che sono 6,2 milioni i non vaccinati over 12 in età da lavoro, di questi 4 milioni dovrebbero essere gli occupati e anche se si dovessero vaccinare ora ci vogliono due settimane dalla prima dose per avere il green pass. Questo significa che dal 15 ottobre dovremo essere in grado di fare 8 milioni di tamponi a settimana, mentre adesso ne facciamo 1 milione e 200mila. È impossibile che al 15 ottobre tutti abbiano il green pass”.

La gratuità dei tamponi? “Il vaccino per questi 4 milioni di persone costerebbe 160 milioni una tantum, il tampone 180 milioni a settimana. Impossibile per il Ssn sobbarcarsi questi costi”.

L’ALLARME DELLE FARMACIE

A Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre, e anche a Napoli si è vista un’impennata di richieste per sottoporsi a tamponi in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro. Un aumento di richieste rilevato un po’ in tutta Italia, ma a cui le farmacie si dicono pronte a far fronte, come si legge sul sito di Federfarma.

“La domanda è aumentata, le farmacie si stanno organizzando per far fronte alle richieste – rileva il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – Le farmacie si sono rese disponibili ad effettuare i tamponi fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, anche prima della norma che ne stabilisse un prezzo calmierato. Al protocollo di intesa hanno aderito 7.500 farmacie su 9.000 e in questi giorni sono prevedibili ulteriori adesioni”. I dati raccolti mostrano che a Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre, e molte persone preferiscono prenotare nelle prime fasce orarie della giornata, prima di recarsi al lavoro.

“Le farmacie – dichiara Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia-Romagna – si stanno attrezzando per organizzare e gestire il maggiore flusso dei prossimi giorni, confermato dal netto aumento delle prenotazioni. Siamo in grado di reggere l’urto”. Anche da Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli, arrivano rassicurazioni. “Sento parlare di ‘allarmi’ per mancanza di tamponi: posso rassicurare i cittadini napoletani che nelle farmacie aderenti non troveranno alcuna difficoltà nella somministrazione dei tamponi”. Le farmacie si stanno preparando allungando gli orari di servizio e allestendo nuovi spazi, e in alcune realtà dei centri più piccoli, offriranno il servizio anche durante gli orari di chiusura

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